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PokerStars.it: 'La raccomandazione Ue sul gioco online? In Italia il livello è altissimo'

23 luglio 2014 - 08:59

Un leader del gioco online, ovviamente nel settore del poker, interviene sulla raccomandazione inviata a tutti i mercati europei da parte della Commissione Ue. Stiamo parlando di PokerStars.it e a rispondere alle questioni inviate da Gioconews.it è stato Giovanni Carboni di Carboni & Partners, studio di consulenza legale per la room dalla 'picca rossa'.

Scritto da Sara Michelucci
PokerStars.it: 'La raccomandazione Ue sul gioco online? In Italia il livello è altissimo'

 

Ci sono elementi di novità nella raccomandazione sul gioco online della commissione Ue, o in Italia ci sono già misure di questo tipo?
"La Raccomandazione è una linea guida molto articolata e organica, frutto e sintesi dei contributi di molti regolatori europei. La raccomandazione certamente ha tenuto conto e, in larga misura, indica misure che sono già previste dal gioco online legale italiano. In particolare ciò è vero riguardo alla procedura di registrazione del giocatore e la gestione del conto di gioco, all’autolimitazione e all’autoesclusione. Del resto l’Italia è l’unico Paese al mondo che è dotato di una “anagrafe dei giocatori”, sistema che la Commissione giudica eccezionale ancorché troppo costoso per pretendere che tutti Paesi se ne dotino. Inoltre, per quanto riguarda i contenuti della pubblicità le linee guida sono piuttosto simili al codice di auto-disciplina di cui i concessionari di Sistema Gioco Italia, di cui PokerStars fa parte, si è dotata, anche se non è una norma di legge. Nelle linee guida ci sono però anche aspetti di novità che costituiscono un riferimento regolatorio organico e certamente innalzano i livelli di protezione del consumatore e del minore".
Si punta molto alla protezione dei consumatori e dei minori, richiamando la necessità di misure preventive. In Italia qual è il quadro in tal senso?
"Riguardo al gioco online legale il livello di protezione del consumatore e dei minori del modello italiano è già molto elevato. Il giudizio sulla situazione italiana però peggiora se consideriamo l’offerta online illegale, che tra l’altro spesso attrae e recluta il cliente presso punti fisici. Il gioco online legale è tuttora vittima d’informazione approssimativa e di pregiudizio. E rischia di essere vittima del “fuoco amico” di chi attacca il gioco senza distinguere e senza conoscere il settore. L’attuale trend declinante del gioco online legale va addebitato anche a una probabile ripresa di alcune forme di gioco online illegale che hanno approfittato di tale situazione. Invece come afferma la Commissione, il gioco online illegale può essere contrastato efficacemente solo con un’offerta legale attrattiva e competitiva".
Crede che occorra maggiore armonizzazione a livello europeo sul settore dell’online e in che modo?
"Armonizzazione significa adozione vincolante di regolamenti comuni, ed è esclusa dalla Commissione nella stessa Raccomandazione. La raccomandazione in generale ha funzione di orientamento. Questa raccomandazione costituisce però un’esortazione forte e, ad esempio, prevede che gli Stati debbano notificate le misure che saranno adottate. Del resto l’adozione di misure simili nel campo della protezione del consumatore e del minore pare assai opportuna. Inoltre l’adozione di standard elevati di protezione è costosa e l’omogeneità delle scelte tra i diversi Paesi può consentire ottimizzazioni indispensabili anche per salvaguardare la competitività del gioco online legale", conclude Carboni.

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