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Bufera sui Daily Fantasy Sports: super account come nel poker online

07 ottobre 2015 - 08:03

Scatta l'inchiesta sui Fantasy Games: un dipendente avrebbe vinto grosse somme di denaro sfruttando i dati del sito.  

Scritto da Cesare Antonini
Bufera sui Daily Fantasy Sports: super account come nel poker online

 

Un mercato in fase di espansione non può non avere qualche bug da correggere. Ma, attenzione, perché l'inchiesta che ha fatto scattare sui Daily Fantasy Sports il procuratore generale di New York, Eric Schneiderman, è molto più grave di una conseguenza prettamente fisiologica di un settore in grande crescita. Alcuni dipendenti dei due siti principali Draftkings e Fanduel, avrebbero sfruttato i dati del back end del sito per stilare le migliori line up e vincere grosse somme di denaro sui principali tornei.

 

La gallina dalle uova d'oro dei Dfs, quindi, avrebbe fatto l'uomo ladro. E il colpevole ha un nome e un cognome: Ethan Haskell, dipendente di DraftKings, che avrebbe piazzato un ricchissimo secondo posto in un contest per una vincita di ben 350.000 dollari.
ALTRA SOMIGLIANZA COL POKER ONLINE? - Dfs come il poker online, scrivevamo questi giorni. Ed è ovvio che la mente torni agli scandali che ha vissuto l'hold'em e le sue varianti nella versione online. Da Full Tilt ai tanti super account magari nelle room cosiddette 'retard' o basate in legislazioni che più offshore non si puo'.

COME SAREBBE ANDATA? - Andiamo comunque un passo indietro. Schneiderman ha annunciato di aver lanciato un'inchiesta sui possibili vantaggi che i dipendenti delle compagnie potrebbero aver ottenuto per vincere sontuosi premi. Ma, attenzione: qui la truffa si complica. Infatti i dipendenti di DrafKings o Fanduel non hanno mica truffato in casa. Anzi. Hanno preso i dati della propria azienda per andare a vincere i concorsi del concorrente.

LE LETTERINE DEL PROCURATORE - Sono quindi partite due lettere dall'ufficio del procuratore: una al ceo di FanDuel Nigel Eccles e una a Jason Robins, ceo di DrafKings. La richiesta è quella di fornire nomi e job title dei dipendenti che compilano i player data, i valori impostati dei roster e tutte le percentuali in possesso delle aziende sullo storico dei tornei e sui giocatori dei due portali. La richiesta copre l'ultimo anno.

ALLARME SICUREZZA SUI BIG DATA DFS - Il problema è la sicurezza su questa massa di dati. Dove sono memorizzati? Quali protocolli esistono per proteggere tali informazioni? Qual è la politica aziendale per la protezione e la condivisione di tali dati sensibili? Queste le richieste di Schneiderman.

HASKEL ALLA GOGNA - Il caso riguarda quello di Ethan Haskel che ha pubblicato dati che rivelavano quali players erano inclusi in molti rosters. Il giorno dopo, siamo al 28 settembre, lo stesso Haskell p arrivato secondo nel torneo da 1 milione di dollari del sito FanDuel portandosi a casa la bellezza di 350mila dollari.
Il vantaggio è quello di conoscere le percentuali dei giocatori attraverso il proprio sito e quindi sfruttarlo per bloccare una line up nel portale rivale. Tuttavia secondo DrafKings sarebbe solo un incidente e che Haskell avrebbe conosciuto quei dati solo fino a 40 minuti dopo che la sua formazione è stata piazzata su FanDuel.

UNA SETTIMANA DI TEMPO MA I DATI NON DESTANO PREOCCUPAZIONE - Ora le due società avranno una settimana per rispondere alle domande del procuratore.
Il portavoce di FanDuel Justine Sacco ha detto all'Espn che i dati parlano di un irrisorio 0,3 percento relativo alle vittorie dei dipendenti sui siti avversari. Su un payout di 2 milidardi di dollari le vincite dei dipendenti ammonterebbero ad appena 6 milioni. Ma se queste sono arrivate illegalmente è ovvio che qualcosa nella sicurezza di questi siti vada rivista.

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