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Lo sciopero di PokerStars spacca il fronte dei poker grinders: oltre 10mila players online

01 dicembre 2015 - 15:30

Come sta andando lo sciopero del poker online su PokerStars in programma dall'1 al 3 dicembre? Ecco qualche dato e le riflessioni dei players. 

Scritto da Cesare Antonini
Lo sciopero di PokerStars spacca il fronte dei poker grinders: oltre 10mila players online

Il capofila in Italia è Rocco ‘Roccoge’ Palumbo e oggi prende il via questa tre giorni di sciopero del poker online contro i cambiamenti di PokerStars nella gestione della room e dei software che utilizzano i grinders con lo scopo della protezione dei giocatori più deboli e comunque meno esperti.
Sciopero che, però, dati alla mano, non sembra decollare con i grinder tutti indiavolati con le recente modifiche ma forse meno uniti di quanto ci si aspettava.

 
Le discussioni proseguono sui forum di riferimento, ovviamente su Two Plus Two, e in Italia su Continuation Bet oltre che sui social network.
“Forse bisognava partire prima e non si otterranno grandi risultati”, commenta un player. “L’obiettivo di PokerStars è proprio fare fuori questa piccola percentuale di giocatori”, ha commentato qualcun altro. Insomma, alla fine c’è il rischio che si ritrovino a fare sciopero solo i reg che l’hanno promosso.
Un commento di un utente di 2+2 fotografa chiaramente la situazione di oggi su PokerStars: “Al momento - circa le 15 ora italiana, ndr - ci sono oltre 10mila players sui tavoli cash, lo stesso quantitativo che c’era ieri alla stessa ora”. E un emoticon ‘facepalm’ spiega bene il disagio di chi ha cercato di scioperare.
“In molti non possono permettersi a fine anno di non giocare, in particolare viste le modifiche proposte”, analizza un altro utente riferendosi ai livelli vip da raggiungere entro appena 30 giorni.
Anche in Italia il fronte è assolutamente spaccato. Pur sostenendo in molti l’azione di Palumbo, altri non vedono tutta questa sconvenienza nella modifiche che Stars metterà online da gennaio. In molti non riescono neanche a capire quali ideali possano esserci così nobili dietro il poker e il grinding. L’ex poker room manager Giulio Astarita suggerisce che “l’unico modo di danneggiare una room è non giocarci ma non solo per tre giorni”.
L’altra soluzione che i players hanno prospettato è quella di fare cash out ma in questo senso qualche giocatore ha anche riscontrato un problema nel sito come riporta sempre un utente di 2+2 che stava cercando di prelevare 5mila dollari. Difficile che PokerStars abbia bloccato questo diritto dei players. Però giocatori sono in un clima di grande incertezza anche se il gioco continua a scorrere sul sito.
Ci sono ancora due giorni e mezzo di sciopero e vediamone le motivazioni: “Il succo è semplice - ha scritto Roccoge - nessuno si aspetta di danneggiare PokerStars. Nessuno si aspetta che ci siano reazioni immediate o cose simili. Ma è troppo importante dare un segnale di forza; è importante mostrare che siamo davvero interessati a quello che facciamo, che vogliamo continuare a giocare sul sito che ha il monopolio mondiale del poker perché è sempre stato il migliore , e perché si è guadagnato la nostra rake col miglior vip sistem del mondo, il miglior supporto e software e le migliori promozioni. Può essere che long term QUESTI cambi che Stars ha fatto si rivelino migliori? Si, potrebbero; qualcuno (@Gi01) ha già spiegato perché. Ma la strada in cui si sta avviando Amaya con la gestione di PokerStars? No, non sono d'accordo. Ed è importante mostrare che non siamo d'accordo”.
Palumbo sa che non ci saranno effetti devastanti su PokerStars.com ma qualcosa sul dot it si puo’ fare: “Sono dell'idea che per quanto importante lo sciopero su PokerStars.com sarà una cosa minore: il field è troppo vasto. Dove si può fare la differenza è da noi. Su Pokerstars.it dove davvero la maggior parte del field è reg possiamo mostrare che non siamo disposti a pagare la rake nel modo che vogliono loro. Ricordiamoci che tutto questo ha un unico scopo : volergli pagare più rake! Certo, giocando come sempre, ma con un sistema che ha sempre funzionato e ha permesso a PokerStars di diventare il sito di poker numero uno al mondo. Sono sempre stato uno "Stars fanboy" , e non di poco! Ho sempre preso le sue difese su qualsiasi action, addirittura l'anno scorso quando annunciarono l'aumento di rake non feci una piega”.

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