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Poker players Uk 'ingannati' dai siti di gioco: indagano Gambling Commission e CMA

21 ottobre 2016 - 14:17

L'autorità per la concorrenza e la Gambling Commission Uk indagano sul gioco online: gli operatori ingannerebbero i players. 

Scritto da Cesare Antonini

La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito, facendo seguito alle preoccupazioni sollevate dalla Gambling Commission UK, ha rilasciato un'informativa per il settore del gioco per tutelare i consumatori dal dilagare di promozioni fuorvianti e clausole abusive o ingannevoli che le aziende di gaming attuerebbero per complicare la vita ai players. 

L'authority per la concorrenza sta valutando se agire contro qualche azienda e intanto chiede ai players che hanno sperimentato questo materiale di informare l'ente e inviare anche ulteriore documentazione.
Secondo Nisha Arora, CMA Seniod Director for Consumer Enforcement ha detto che "il gioco d'azzardo inevitabilmente comporta dei rischi ma non deve ridursi ad una truffa. Siamo preoccupati perché i giocatori stanno perdendo e il motivo sono le condizioni alle quali stanno giocando. I siti di gioco stanno rendendo troppo difficili le informazioni per i giocatori che non ricevono un trattamento equo. Stiamo indagando per vedere se le imprese stanno infrangendo la legge".
Dati sconvolgenti: "Sarebbero circa 5,5 i milioni di britannici che giocano online e devono essere trattati in modo equo. Abbiamo raccolto lamentele molto preoccupanti che indicano come molti giocatori sono attirati in promozioni con poche possibilità di vincere a causa di condizioni inique e complesse. Lavoreremo a stretto contatt con la Gambling Commission per esaminare più da vicino il fenomeno".
Sponda 'Commission' il presidente Sarah Harrison ha aggiunto: "Ci aspettiamo che l'industry del gaming rispetti i termini e le condizioni che sono sotto osservazione in questio momento. Tuttavia gli operatori non stanno ancora facendo abbastanza. Continuo ad essere preoccupata che molti players vogliano più confondere che aiutare il cliente a compiere scelte consapevoli. I clienti devono essere sicuri e avere fiducia che, in caso di vincita, non finiranno nella sensazione che l'operatore non lo favorisca a causa di una comunicazione poco chiare e che non ha capito correttamente. Stiamo lavorando in contatto con la CMA per risolvere questi problemi tramite un programma di lavoro comune per garantire che le condizioni siano eque e trasparenti".
Anche la Gambling Commission fa il punto sui dati: "Il gioco d'azzardo online ha registrato una crescita del 146% dal 2009 e i 5,5 milioni di persone giocano su scommesse, poker, giochi da casinò e altri 'verticali'. L'analisi iniziale della CMA sui 4 miliardi di sterline prodotti dal settore ha messo in luce esempi di trattamenti potenzialmente ingiusti nei confronti dei consumatori".

Ma quali sono gli escamotage degli operatori? "Essere bloccati dentro a complessi e rigorosi giri legati a promozioni di gioco che sono difficili da comprendere e possono essere addirittura irrealizzabili. Il problema sta nei termini delle promo che possono richiedere alla gente di giocare più a lungo di quanto pensassero quando si sono iscritti. Ritirare i soldi diventa impossibile.
Altri problemi sono nel cash out che rischia di non essere scontato per molti giocatori ma anche l'elevata discrezionalità che ha qualche bookmaker di annullare di punto in bianco una giocata su qualche scommessa. Magari su errori commessi dagli stessi operatori.
Altre condizioni possono limitare la capacità dei giocatori di contestare la decisione dell'impresa di gioco ed è anche difficile oppoersi e reclamare visto che spesso i tempi sono brevissimi. Tanto per fare un esempio".

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