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Blockchain e cryptovalute la soluzione per la sicurezza dei conti gioco di poker online

18 settembre 2017 - 11:45

Le cryptovalute e il blockchain come soluzione per garantire la sicurezza dei conti gioco dei poker players. 

Scritto da Cesare Antonini

 

Uno dei temi fondanti della storia del poker online è la protezione dei fondi dei giocatori. La sicurezza delle puntate e la protezione del bankroll ha anche avuto la sua prova del nove in occasione del Black Friday, il crack finanziario e di mercato della storia del poker sul web nell'ormai lontano marzo 2011. In quel momento si comprese chi aveva lavorato bene a tutela del giocatore e chi no. Da una parte conti separati e "intoccabili", quelli gestiti da PokerStars, dall'altra colossi di gaming online gestiti con l'approssimazione di un ragioniere da bisca con i soldi dei players finiti chissà dove oltre che nelle tasche di pochi e sotto sequestro da parte delle autorità federali.

 

In Italia la separazione dei conti dei giocatori con quelli della società che gestisce la poker room non è mai stata inserita come condizione necessaria per la conduzione di una sala online e il rilascio di una regolare licenza Adm. Alcuni casi di frode si sono verificati e se i soldi mancano si può fare rivalsa sulla società con la quale si è sottoscritto il contratto di gioco col rischio di non vedere il becco di un quattrino. 
La separazione dei conti e dei fondi sembra essere l'unica soluzione sicura e perseguibile. O meglio, l'unica perseguibile almeno in questo momento visto che qualche soluzione sembra poter sbarcare sul mercato e potrebbe essere la migliore in assoluto.
Qualche giorno fa avevamo presentato Virtue Poker, un nuovo tipo di piattaforma di gioco online che si basava sulle cryptovalute. E proprio questa solution sembra offrirci nuove vie d'uscita per garantire la sicurezza dei conti dei giocatori.
"La mancanza di trasparenza e responsabilità nelle pratiche di molte aziende di poker online rappresenta una grande opportunità per la tecnologia blockchain di mostrare la sua utilità e riuscire a soddisfare sia i giocatori che i regolatori", ha dichiarato il co founder di Virtue Poker, Ryan Gittleson. Fare un deposito in una sala da poker online è come mettere denaro in banca. E il denaro depositato diventa un bene della banca e il player diventa un creditore. Ma le banche sono parte dei programmi di garanzia dei depositi e se le banche scompaiano i correntisti non perdono i soldi perché fanno parte di schemi di programmi di garanzia di pagamenti. Le poker room, come abbiamo detto, non hanno queste sicurezze a parte qualche eccezione.
 
Ed è qui che interviene la tecnologia blockchain Virtue Poker: l'operatore di gioco non ha accesso ai soldi dei players. Quando un giocatore entra al tavolo la sua posta viene addebitata dal suo account cryptocurrency e quando lascia la sessione, ogni saldo positivo viene rimborsato direttamente sul conto in questione. Questo significa che l'operatore non può sfruttare abusivamente i depositivi dei giocatori per finanziare spese operative o di marketing ma anche il denaro in gioco e i bankroll rimangono al di fuori della portata della room. 
"Virtue Poker non memorizza i fondi dei giocatori mentre gli utenti finanzieranno un wallet (portafoglio, ndr) che sarà sempre sotto il loro controllo. Il buy in arriverà direttamente al tavolo e i giocatori pagheranno in base ai risultati del gioco. I fondi saranno controllati dalla moneta digitale e non da Virtue Poker o da chissà quale altra entità", spiegano le Faq della società.
Solo per informazione visto che in Italia questi prodotti arriveranno chissà quando, VP girerà con la cryptomoneta Ethereum e i gettoni saranno Virtue Poker Points, VPP.
Un modo anche per aiutare la sicurezza e l'integrità nel gioco. VP cita anche la Guardia di Finanza italiana che ha bloccato molti siti gestiti dalla Camorra a Napoli. Con la tecnologia blockchain aumenta ancora di più la tracciabilità di chi verse o ritira al contrario di quanto si è portati a pensare.
 
 

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