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L'Italia frena ad un passo dai super premi alle Wsop di Las Vegas

28 giugno 2017 - 11:57

Dario Sammartino stanco ma itm seppur lontano dai premi dal Championship Hi Lo Wsop mentre Giudice vola nel Bounty ma esce 37esimo con Stevanato e Agnelli subito out. 

Scritto da Cesare Antonini

Dopo l'out della magnifica corsa di Alessandro Esposito nel Monster Stack, 22esimo su 6.700 entries, anche gli altri impegnati al tavolo non sono arrivati a mettere le mani sui premi più importanti. 

Dario Sammartino, partiva chip leader nell'evento $10,000 Pot-Limit Omaha Hi-Lo 8 or Better Championship ma deve uscire al 21esimo posto, mentre nessun azzurro di quelli volati al day2 del Bounty è riuscito a finire nelle posizioni di rilievo del payout.


SAMMARTINO ARRIVA STANCO IN FONDO ED ESCE - Ha ammesso di essere un po' stanco Dario Sammartino. In effetti ha giocato davvero tantissimo cercando di mettere a frutto il mega risultato nel One Drop da 111.111 dollari e di erudirsi nelle varianti dove comunque, almeno nei Championship, i field sono ristretti ma i premi in palio sono alti così come è elevata la qualità del gioco. Dario abbandona il torneo al 21esimo posto per 16.675 dollari per il sesto itm che arricchisce la sua bacheca ma lo fermano molto lontano dai premi che contanto e, soprattutto, dopo essere partito chip leader al day2. Ovviamente il field non era morbido e Dario aveva confessato sui social di giocare più di braccio che di strategia e teoria. Certo è comunque arrivato a premi in un day2 da 116 players molto agguerriti ed alcuni fini conoscitori di questo gioco. Era comunque rimasto al comando del count fino allo scoppio della bolla. Due colpacci e il crollo dopo l'apertura della zona premi con l'out di Ben Lamb. A dimezzargli lo stack è Josh Arieh mentre il colpo di grazia glielo dà Quentin Krueger che chiude un flush nut di fiori contro la two pair di Dario A7.

Peccato. Finora, comunque, 1,8 milioni di dollari portati a casa. Out anche Fabrice Soulier (32°), Scott Clements (30°), Michel Abecassis (23°) e David “ODB” Baker (22°). Dopo Sammartino escono Phillip Hui (20°), Ari Engel (17°) e John Monnette (16°) Josh Arieh prende il comando con 1.695.000 grazie anche alla mano con cui ha fatto fuori Sammartino. In gioco l'immarcescibile Chris Ferguson con 486.000, mentre Andrey Zaichenko e Christopher Roth chiudono il count rispettivamente con 329.000 e 278.000.
Il count dei rimasti:
Josh Arieh 1,695,000
Bruce Yamron 1,040,000
Kate Hoang 991,000
Quentin Krueger 931,000
Tyler Groth 860,000
Bryce Yockey 629,000
Ray Henson 588,000
Damjan Radanov 569,000
Jeremy Joseph 559,000
Mark Herm 518,000
Chris Ferguson 486,000
Viatcheslav Ortynskiy 457,000
Sean Remz 409,000
Andrey Zaichenko 329,000
Christopher Roth 278,000

BOUNTY POCO ESALTANTE PER GLI ITALIANI - I tre player italiani qualificati al day 2 del “$1.500 NLH Bounty” sono tutti e tre a premio ma non riescono a portarsi a casa i premi sostanziosi del payout. Quasi subito out Donis Agnelli come 167esimo (1.784$) e poi Luca Stevanato in 161esimo piazza per lo stesso premio. Sebastiano Giudice invece cerca di protrarre il più possibile la sua deeprun che, però, si ferma in 37esima posizione per 6.636 bigliettoni.

Harrison Gimbel chip leader con 1.085.000. Sono in tutto 29 i promossi e fra questi spiccano i nomi di Tobias Peters (963.000), Tom Hall (875.000), Govert Metaal (792.000), Chris Bolek (457.000), Jason Jarvis (297.000) e Matthew Brooks (116.000).
 
La top ten:
Harrison Gimbel 1,085,000
Marc Foggin 982,000
Tobias Peters 963,000
Jiri Horak 943,000
Jacob Bazeley 904,000
Thomas Lutz 880,000
Tom Hall 875,000
Govert Metaal 792,000
Uri Reichenstein 751,000
Zhaoxing Wang 700,600

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