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Liquidità condivisa: tutto ancora molto incerto ma entro fine anno l'Italia potrebbe unirsi

08 gennaio 2018 - 19:27

Liquidità condivisa, sembra essere cambiato il vento con l'inizio 2018 ma sono sempre e solo voci: l'ottimismo, però, è meglio del pessimismo nero di fine 2017. 

Scritto da Cesare Antonini

Le fonti sono autorevoli, i segnali ci sono, i budget pure. I rumours parlano di uno start della liquidità condivisa entro il quarto “quarter” (o trimestre che dir si voglia), del 2018. Assodato che Francia e Spagna partiranno nelle prossime settimane come hanno ampiamento confermato (il Portogallo dovrebbe risolvere tutto a breve) anche l’Italia dovrebbe potersi unire. Lo diciamo in questo spazio perché più che una notizia è uno scenario. Un’ipotesi decisamente plausibile. Purtroppo, però, navighiamo un po’ a vista. Non ci sono posizioni ufficiali dopo la firma del 6 luglio a Roma e i progetti di shared liquidity regionale condivisi dalla direttrice dell’ufficio Adm sul gioco online Daria Provvidenza Petralia. Poi solo l’Arjel francese e il Dgoj spagnolo hanno comunicato ufficialmente e a più riprese che, almeno loro, partono.

In Italia rischiamo di innescare un balletto di date che ha poco senso. Le sensazioni raccolte da noi negli ambienti vicini a due poker room molto importanti, però,ci danno forti assicurazioni che, prima o poi, si partirà. E la sicurezza con le quali arrivano fanno ben sperare un gioco come il poker che va rivitalizzato assolutamente nel suo ambiente naturale: una possibilità di attingere a pool condivise e più capienti. Fermo restando che, partita la condivisione dei primi 4 Stati, la liquidità dovrebbe estendersi anche ad altri paesi e mercati regolati.
Detto questo veniamo ai rumours. Gli investimenti di un paio di room appena sbarcate nel nostro Paese, specie 888poker, lasciano intendere la volontà di concorrere nel nostro mercato. Tuttavia budget del genere non vanno allocati a caso. E sono un segnale comunque da interpretare nel senso di apertura.
L’altra voce è circolata internamente ad un’altra room che ha praticamente assicurato che entro la fine dell’anno si partirà con l’ingresso dell’Italia nella pool regionale europea al via nelle prossime settimane.
Però ci muoviamo e ci continuiamo a muovere nel campo delle ipotesi dove i piedi vanno appoggiati con cautela massima! Ma sembra essere cambiato il vento dal pessimismo nero di fine 2017. Le elezioni del 4 marzo, però, peseranno. Come abbiamo detto. Niente di certo, aspettiamo. Ma siamo confident.

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