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Possibile che i club di poker live siano ancora invisibili agli occhi dello Stato?

29 gennaio 2018 - 17:38

I circoli di poker tornano ad unirsi: lo Stato è assente, nessuno si accorge del gioco live ma la legge è sempre la speranza. 

Scritto da Cesare Antonini

Serviva solo tempo e non è di certo il primo esperimento di link tra poker club sparsi sul territorio italiano. Stavolta però c'è un brand e sembra esserci un progetto ben diverso sotto. Tornano le federazioni? Chi lo sa? Noi diciamo subito: speriamo di no. Di un network di club non possiamo però che prendere atto. Era inevitabile, torniamo a ripetere. La sfida, però, è sempre abbastanza ardua quando si mettono insieme diverse realtà e diverse tasche da riempire.

In ogni caso da fine novembre 2017, quando in sordina e almeno sui social la cosa ha preso forma, non si sono più avute grosse novità che lo staff, eppure, annuncia.
"NOIPOKER - Club Italia Network" nasce con l’intento di offrire ai giocatori la possibilità di giocare eventi con montepremi importanti a buy-in modico, abbattendo i costi di trasferta. L’ultradecennale esperienza dei fondatori abbinata ad una serietà dimostrata negli anni nell’organizzazione di eventi live, l’ausilio della tecnologia K-Holdem, che garantisce una totale trasparenza sulla gestione dei tornei e una reale garanzia dei montepremi, darà vita ad una serie di eventi che infonderanno nuova linfa sia ai club partecipanti che ai giocatori".
Nulla di nuovo sotto al sole, quindi.  E se davvero la cosa funziona, forse, potremmo anche cambiare idea sul ritorno delle federazioni che, diciamocelo, hanno fallito totalmente l'obiettivo di rappresentare il poker live. Ripartendo dal basso, dai club, forse qualcosa di differente si potrà ottenere. In questa fase pensare, comunque, ad una regolamentazione del gioco dal vivo è davvero improbabile: pensate di uscire con una news magari caldeggiata da un disegno di legge "Al via 100 poker club live regolamentati dallo Stato!". Immaginiamo solo il 5% delle maledizioni che parte della politica potrebbe spedire contro il settore del gioco. Per non parlare delle associazioni random contro il gambling.
Però questo network può servire. Se non altro per far emergere il "fenomeno" che esiste e funziona sul territorio. Federgioco, i 4 casinò italiani (o quel che ne resta), hanno promesso un documento che dovrebbe analizzare il settore del poker live in Italia. In effetti tutti i "soloni" della politica che si sono occupati di gioco d'azzardo hanno totalmente ignorato l'esistenza di tavoli di poker dal vivo totalmente "borderline" seppur giustificati da tantissime sentenze di giudici che segnalano anche l'inefficienza dello Stato che deve produrre da 8 anni e mezzo un regolamento di una legge che ancora esiste e non è stata mai abrogata. Possibile che nel riordino dei giochi sul territorio nessuno ha pensato al "problema" delle sale live? Questo l'avevamo già segnalato. Adesso ci interessa capire dove andranno a finire questi circoli, tutti del Nord Italia, che si sono uniti e che produrranno qualcosa insieme. Magari grazie a loro lo Stato si accorgerà e metterà mano ad una regolamentazione seria e finalmente in grado di far stare tranquilli tutti, Governo, forze dell'ordine, gestori di club e soprattutto i players.

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