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Anche gli hacker DDoS contro il 'moribondo' poker online 'punto it'

20 agosto 2018 - 11:33

Il poker online punto it sempre più sotto attacco tra DDoS, Dl Dignità e liquidità unica. 

Scritto da Cesare Antonini

Ci mancavano anche gli attacchi DDoS. Il poker online in Italia sembra destinato a scomparire se i concessionari non trovano qualche soluzione al ban della pubblicità voluta dal Governo col suo Decreto Dignità. E se ci si mettono anche gli hacker e i vari disservizi delle room, la fiducia verso i siti di gioco legali verrà a mancare sempre di più. Stavolta, poi, i flussi di informazioni spediti ai server per sovraccaricarli e mandarli in tilt, sono stati davvero esagerati e lunghissimi. Difficile per i sistemi di sicurezza e i firewall delle room bloccare le offensive dei pirati informatici. Le conseguenze sono giornate di lavoro perse, rake buttata al vento e players insoddisfatti con il rischio che molti si allontanino anche dal gioco online. Da quando seguiamo questo settore abbiamo sempre creduto nella tracciabilità, nella sicurezza e nella trasparenza del settore del poker online e del gambling virtuale in generale. Tuttavia sappiamo benissimo che il legame di fiducia che si instaura tra la clientela e le room online è tanto solido quanto fragile: basta un dubbio, un disservizio, un mancato pagamento, che il player si sente smarrito e nella maggior parte dei casi ci penserà due volte prima di versare soldi veri in un conto gioco.

Ora non vogliamo dire che gli ultimi attacchi dimezzeranno il field del "punto it". Di certo non ci voleva, ecco. Quattro o cinque anni fa ancora le room erano floride "vallate" dove scovare pepite d'oro con la facilità nel quale si contano le dite di una mano. Adesso, oltre ad essere trattati come "appestati", noi del poker live e online, rischiamo anche di essere sotterrati dagli hacker.
E se il ban della pubblicità non è ancora realtà grazie alla clausola dei contratti in essere che ci consentiranno di lavorare legalmente per un anno ancora, nella prima domenica del Campionato di Serie A siamo stati sommersi dai siti di scommesse tra tv e tabelloni pubblicitari allo Stadio. Praticamente tutte le concessioni punto it sono state promosse. Di poker neanche l'ombra. E' vero che tutti i portali hanno i verticali del poker ma è ovvio che le affiliazioni sono canalizzate esclusivamente sulla sezione "scommesse". Poi, di rimbalzo, qualcuno può aprire le room. Non siamo preoccupati per i tanti pokeristi che sono anche scommettitori provetti, no, siamo preoccupati per i nuovi clienti che, in questi mesi, cresceranno a pane e betting. E il poker? Come detto se non cambia qualcosa a livello di adv e comunicazione per questo verticale non si mette molto bene.

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