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Perché non chiudiamo il poker online 'punto it' piuttosto che farlo morire lentamente?

27 agosto 2018 - 13:44

In Italia manca ancora la separazione dei conti gioco dei players da quelli delle poker room: ma quale futuro per il poker online d'Italia?

Scritto da Cesare Antonini

L'abbiamo già scritto in settimana e l'abbiamo sempre ribadito per informare i players: un poker online sicuro è quello in cui le room tengono i conti di gioco degli utenti protetti in fondi separati rispetto ai conti aziendali. I bankroll protetti e separati hanno salvato i players di PokerStars all'epoca del Black Friday del 2011 negli Usa, mentre, chi aveva attinto proprio a quelle riserve che dovevano essere intoccabili (vedi lo schema di Ponzi di Full Tilt), è clamorosamente "crashato" lasciando i giocatori a bocca asciutta.

Ampliando la riflessione viene quasi da dire: speriamo che fallisca il poker "punto it". Così che sta in piedi a fare? Con questa bomba a orologeria caricata sotto il "sedere", senza liquidità europea e senza neanche la benché minima prospettiva che si riapra qualche discorso di questo tipo. Vallo a spiegare agli attuali ministri che l'allargamento delle frontiere del web sul poker sarebbe giusto una scossa rivitalizzante con l'elettroschock. Meglio aspettare il ritorno della stella cometa.
Detto questo quella che è ovviamente una provocazione, sembra comunque non essere così irreale. I dati sono sempre in calo e, prima o poi, toccheranno il fondo. Senza pubblicità, poi, le prospettive sono ancora più nere. Non vogliamo ritornare sulla spirale che vede poi correre verso l'illegalità tutti i players ma così è. Anzi, così in Italia è già successo. Lo sanno tutti, anche i muri.
Tornando alla separazione dei conti, in America la criticità è ovviamente molto più sentita che in altri Paesi. E in New Jersey si è verificato un caso piuttosto singolare ma decisamente esemplare.
Secondo i rendiconti finanziari resi pubblici questa settimana dal regolatore di gioco del New Jersey, i tre operatori di poker online dello stato hanno raccolto circa $ 14,5 milioni di depositi in conti separati.
Solo il Borgata ha dichiarato di detenere circa $ 5,1 milioni di dollari per il gioco d'azzardo online al 30 giugno.
"Manteniamo separati conti bancari del New Jersey per garantire principalmente la sicurezza dei fondi detenuti nei conti di gioco online degli utenti", ha detto il casinò MGM Resorts nel suo rapporto.
Caesars Interactive Entertainment, proprietario del famoso marchio WSOP, ha dichiarato di detenere circa $ 5,4 milioni di dollari in soldi del giocatore nello Stato Garden. Resorts Digital, il partner di poker online di PokerStars, ha dichiarato di avere circa $ 4 milioni di depositi di casinò online.
Fino a giugno, Borgata aveva 25,7 milioni di dollari di entrate da gioco su Internet; Caesars aveva $ 21,8 milioni; e Resorts aveva $ 22,5 milioni, secondo le cifre dello stato.
Il Golden Nugget, che non offre poker online, ma è il più grande casinò online dello stato in termini di entrate, ha dichiarato che aveva raccolto circa $ 1,6 milioni. Il Golden Nugget ha incassato 48,9 milioni di dollari in entrate da giochi internet fino a giugno. Tropicana, che aveva $ 20,5 milioni di ricavi da giochi su Internet, deteneva circa $ 500.000 in depositi alla fine di giugno.
In Italia questa garanzia non è mai esistita. Almeno ufficialmente. In caso di fallimento di una società di gaming se i conti gioco non sono tutelati e separati il rischio è di andare semplicemente in contenzioso legale civilistico con una Spa o una Srl. Insomma, se la società non ha separato i conti, i players devono essere fortunati nel trovare un fondo in grado di risarcirli. Ecco perché non è poi così grande la tutela che il sistema di gioco "punto it" offre agli e-wallet dei players.

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