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'George La Nuit' chiude e il poker live perde un altro pezzo della sua storia

10 dicembre 2018 - 11:17

Il 30 dicembre 2018 addio, dopo 30 anni, al mitico ritrovo dei pokeristi a Sanremo, il pub-ristorante 'George La Nuit'. 

Scritto da Cesare Antonini


Le carbonare delle sei non fanno male. Ma anche le "arrabbiate" e le partite (ora si può dire) sul mitico ballatoio, in cui una volta uno degli storici camerieri di "George La Nuit", sentendoci parlare di bui 200/400 pensava stessimo giocando una partita cash con quei blinds. Noi poveri blogger, invece, potevamo permetterci al massimo un "trentello" delle sei, appunto.
Tutto questo non ci sarà più, purtroppo. Il prossimo trenta dicembre c'è una festa al numero 53 di via Nino Bixio, a Sanremo. E purtroppo è un party d'addio: il mitico "George" chiude i battenti dopo 30 anni di storia, e dopo 5 anni dalla morte di Giorgio Bovetti, il padre fondatore del locale storico sanremese e del poker live italiano. Ritiro, rifugio, covo, culla, confessionale delle mani giocate dopo mille tornei e partite cash game, chiamatelo come volete ma una pasta da George ci stava tutta. Alle brutte un panino, una piadina ma di sicuro una bella "media" bionda quando, a fine giornata, anche se caschi dal sonno vuoi comunque staccare un attimo la testa e sederti sui comodi e morbidi divanetti inimbottiti di George.
Ci sono passati davvero tutti i poker players italiani e anche tantissimi stranieri invitati dai nostri campioni a passare qualche serata lì, magari a finire in heads up o a giocare un "poker polacco" o qualche altra prop bet.

 

 

Ma il declino era iniziato già 5 anni fa, con la morte di Bovetti. Il pub era passato allora in mano a Ivar Trivino, 39enne del posto, che già lavorava lì da tempo come dipendente. “Senza George la vita notturna a Sanremo non sarà più la stessa”, disse Triviño che per celebrare comunque i tre decenni di attività ha deciso di organizzare una serata di festa. “George”, come lo chiamavano i tanti clienti affezionati che si sono alternati negli anni, ha visto passare generazioni di turisti, residenti, lavoratori del Casinò, nottambuli e anche tanti dell’entourage del Festival della Canzone Italiana. E tutti i pokeristi, come dicevamo.
Ora va detto che il locale chiuse anche per qualche tempo dopo la morte di Bovetti. Poi, una volta riaperti i battenti, il locale, non era più quello di prima. E l'atmosfera spesso in una location è molto più importante di sedie, cucine super fashio e tanti altri elementi che non sostituiscono mai la magia di alcuni rapporti umani e interpersonali che si generano tra clienti, personale e titolare.
Negli ultimi anni altri posti erano stati scelti per andare a fare una mangiata o una semplice colazione a fine torneo. Ma niente ha saputo restituire quelle serate ai players italiani.
Tutto passa, tutte le cose belle finiscono, tutto si evolve. Un pensiero per quelle serate (addirittura il nickname del sottoscritto nelle prime partite online dot it era proprio "GeorgeLaNuit"), però, lo terremo sempre con noi. Ciao George"
 

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