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Poker live, regolamento unico o diffusione Tda per evitare (ancora) errori

05 marzo 2019 - 17:05

Le regole e le procedure dei tornei di poker live non sono ancora uniformemente diffuse. La via del regolamento unico o la massima diffusione del Tda. 

Scritto da Cesare Antonini

Un caso del delay dello start di un torneo al Casinò di Sanremo per un inconveniente accaduto proprio in prossimità della ripartenza dell'evento, ha fatto discutere la community di poker live. Senza entrare nel caso specifico la riflessione che sorge spontanea è sempre un grande classico: l'assenza di un regolamento internazionale di poker live e la discrezionalità eccessiva dei regolamenti delle case da gioco che rimane, per ora, sempre il prevalente.
Volendola risolvere in due parole ci verrebbe da dire: prendete e copiate tutti il regolamento Tda e uniformiamo regole di comportamento a livello (almeno) europeo generando un ente supervisore e super partes.
L'altra considerazione è che le regole dovrebbero essere uguali per tutti senza creare eccezioni per non generare precedenti poi pericolosi per gli eventi futuri.
I casi particolari esistono, ci mancherebbe altro, ma il rischio, appunto, è che si possano creare situazioni di imbarazzo e continue rivendicazioni da parte dei players che, non ce ne vogliano, ma sono una categoria piuttosto "esigente". Anche perché pagano buy in, sostengono spese non trascurabili per giocare live e pretendono giustamente di avere rispetto. In ogni caso cercheranno sempre di strappare qualche vantaggio in più.

Ma uscendo dal caso particolare di cui, come detto, non abbiamo gli elementi per valutare serenamente ed in maniera equa, l'appello ad un'unità di regole sia nella gestione tecnica del torneo che organizzativa, deve rimanere la proprità.
E' difficile, durissima. Sono tanti ancora i casi di differente interpretazione di casi al tavolo da gioco o di applicazione delle regole. E' stato comunque fatto tanto da 10 anni a questa parte. La biennale conference della Tournament Director Association di Las Vegas ha influenzato tantissimo le decisioni dei td nazionali, europei e internazionali e anche quelli dei club dove, gioco forza, molti players spesso si ritrovano comunque a giocare. Ecco, la via è proprio questa. Noi ci ripromettiamo di aiutare il Tda a diffondere il proprio "verbo" seguendo la biennale, diffonendo le conclusioni e stimolare la discussione prima e dopo. Alla fine solo una massima diffusione di questi documenti può uniformare regole e procedure. La creazione di una federazione internazionale, per ora, è utopia.

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