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Porti chiusi, case chiuse riaperte, No Tav, Sì Tap, poker live e casinò boh

11 marzo 2019 - 12:11

Il governo decide di 'non decidere' su poker live e casinò di Campione, location fondamentale per il gioco dal vivo e si rimane in un 'lim-boh' dannoso per tutti. 

Scritto da Cesare Antonini

Sul caos del settore dei giochi utilizzato come arma demagogica per aumentare il consenso elettorale continuando a fare solo ed esclusivamente cassa, abbiamo già parlato diffusamente nei nostri siti. Così come abbiamo parlato dello stallo che il Governo del "non decidere" sta mantenendo sul casinò di Campione. E proprio a questo ci agganciamo vista l'importanza della location dell'enclave italiana in Svizzera nel poker live d'Italia negli ultimi anni, per affrontare il tema della settimana: perché il Governo si è dimenticato totalmente del casinò campionese e non affronta il tema del poker live nei circoli del territorio nazionale?
Lo spunto arriva anche dall'approvazione di 6 autorizzazioni per altrettanti club a Parigi, in Francia, dove il fenomeno è stato gestito alla perfezione: dopo anni di libertà di alcuni club o associazioni, è arrivato lo Stato che ha azzerato il settore con controlli e (anche) denunce e poi redatto un regolamento semplicissimo di cui abbiamo parlato spesso su queste pagine. Un registro di associazioni, nessun bando di gara lunghissimo e complesso da gestire ma controlli alla contabilità e tasse sul gioco e sull'attività commerciale di locali che, per ora, sono tutti concentrati nella capitale Parigi.

Insomma, ci vorrebbe tanto? Noi lo auspichiamo da tempo. A questo punto per rispettare chi fa impresa in un settore borderline ma legiferato dallo Stato ormai 10 anni fa (e non regolamentato), un bando di gara con concessioni salatissime da 100mila euro ciascuna, in questa fase, sarebbe irreale e decisamente fuori mercato oltre che non sostenibile.
Ma il Governo continua a sparare proposte "manifesto" con tanto di hashtag: i porti chiusi e le case chiuse da riaprire di Matteo Salvini, ministro dell'Interno che su un tema fondamentale come quello del poker live e del riordino sul territorio, non prende posizione per non occupare il campo dei colleghi di maggioranza; i negozi chiusi la domenica e il Pil e il commercio che scendono e poi le battaglie dei Sì e dei No a seconda di come vanno i like sui social e i sondaggi delle piattaforme di partito.
In piena crisi di Governo sul caso Tav si decide di "non decidere" anche su Campione d'Italia: arriva incredibilmente il decreto salva-casinò contro ogni logica visto che a livello generale il gioco è visto come il demonio, ma poi il presidente Giuseppe Conte, non ratifica la nomina del commissario già deciso ma tenuto stranamente in panchina. E su Campione arriva una grossa novità che la redazione sta verificando mentre scriviamo.
Nella battaglia del Sì e del No il poker live rimane nel limbo del boh. Un "lim-boh" che produce zero per tutti e in cui tutti perdono. Ma qui la colpa è di tutti i politici e di tutto il settore che, in alcuni casi, aiuta i governanti di turno a "non decidere". Quando cambieranno le cose sarà sempre troppo tardi.

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