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L'Italia torni ad incontrare i regolatori gioco online Ue: oltre alla liquidità c'è tanto da discutere

20 maggio 2019 - 11:45

L'Italia non partecipa più agli incontri tra regolatori europei di gioco d'azzardo online: ma c'è tanto da discutere oltre alla liquidità. 

Scritto da Cesare Antonini

D’accordo la linea del Governo sui giochi. D’accordo l’accantonamento ormai quasi definitivo della liquidità condivisa regionale con Francia, Spagna e Portogallo. Ma perché l’Italia non partecipa più ai meeting con gli altri regolatori europei di gioco d’azzardo online?

Se la pooling liquidity nel poker non è praticabile viste le pressioni politiche e il disaccordo di alcune società di gioco italiane, non comprendiamo questo isolamento visti i tantissimi temi da discutere sul tavolo oltre allo squisito confronto tra mercati e industrie che sono prese singolarmente e non solo in ottica di condivisione delle piattaforme di gioco. Insomma perché non parlare della situazione dei rispettivi mercati nazionali dei giochi a distanza, perché non scambiarsi esperienze e visioni? A Madrid il 14 maggio, tra i vari temi, si è discusso di questioni relative al coinvolgimento dei consumatori e alle promozioni commerciali nel settore del gioco d'azzardo remoto, come bonus, nuove tendenze di marketing, attrazione dei nuovi clienti attraverso i social network, il ruolo degli influencer o degli affiliati e l'attuale importanza delle forme tradizionali di pubblicità. Scartiamo anche l’argomento “adv” visto che il Dl Dignità, nonostante l’indirizzo delle linee guida Agcom, ma gli altri temi sembrano importanti. Specie per la protezione dei consumatori.

Bastava uscire dalla porta quando gli Stati membri hanno discusso circa “l’approccio e le possibilità di collaborazione e coinvolgimento con i fornitori di servizi di pagamento, alla luce delle possibili azioni congiunte da proporre in futuro. È stata anche discussa la cooperazione multilaterale a livello europeo”.
Ma ripetiamo, questo isolamento non ci piace. Soprattutto per i players, gli utenti, gli italiani. E perché in ogni caso, liquidità o no, siamo ancora in Europa e un confronto anche sui mercati interni è fondamentale.
La speranza è che cambi qualcosa in questi prossimi mesi. Il crinale delle elezioni europee è ovviamente fondamentale anche se, per i giochi, è possibile che non cambi nulla. Una minima apertura, però, sarebbe già oro colato. E se davvero nella liquidità internazionale dovessero entrare Uk e Germania perché non farci un pensierino?

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