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Addio a Mo Kessler: la sua lezione sull'utilità del poker nella vita e a livello mentale

19 agosto 2019 - 08:17

Morris 'Mo' Kessler ha lasciato il mondo reale e quello del poker dove ha resistito giocando fino a quasi 96 anni. 

Scritto da Cesare Antonini

L'abbiamo conosciuto grazie a Max Pescatori. Ed è proprio lo stesso pro e consulente di Igt Lottomatica a segnalarci la scomparsa di Morris Kessler lo scoro 14 agosto. E gli vogliamo dedicare l'editoriale settimanale perché si tratta davvero di una storia incredibile che aiuta a farci capire come il poker, il gioco, lo stimolo della mente, possa aver aiutato una persona come Mo (così lo chiamavano tutti affettuosamente i suoi colleghi e avversari al tavolo) ad andare avanti e a tenersi ispirato e attivo fino a quasi 96 anni. Sì perché il 10 settembre prossimo ne avrebbe compiuti proprio 96 di anni.
"Ha giocato fino a pochi giorni prima di lasciarci - ha commentato a Gioconewspoker.it Max Pescatori - io c'ho giocato al solito tavolo del Bellagio un mese fa ma, in effetti, l'anno scorso c'era quasi tutti i giorni".
Aveva rallentato forse un po' super Mo.

A ricordarlo anche John Cernuto: "Ho appena saputo da CIndy Violette che Morris Kessler è morto. Ho iniziato a giocare al Bellagio con lui e lo facevo già da 5 anni. Tutti lo adoravano era un uomo incredibile e spero che riposi in pace, ci mancherai".

Una speranza per tutti in una disciplina che, anche Doyle Brunson lo insegna, è possibile giocare finché si hanno le forze: "Morris mi ha ispirato - prosegue Cernuto - ha perso la sua edge negli ultimi anni ma l'ha mantenuta intatta nei giochi mixed coi top pro da quando aveva 80 anni fino ai 91. Poi è un po' calato. Io mi chiedo sempre quando perderò l'edge ma grazie a Mo vedo che le possibilità di andare avanti ancora per tanti anni sono possibili e molto reali".
Chiunque si spinge oltre i limiti personali non può che essere un esempio per tutti.

Come dicevamo lunedì 10 settembre 2018 aveva compiuto 95 anni e festeggiato ai tavoli mixed games 40/80 dollari come tutti gli ultimi anni della sua vita, con tanto di torta consegnata dai suoi parenti! A scoprire questa bellissima storia era stato Max Pescatori che stava giocando nella room e ha immortalato la scena col suo cellulare: “Sì, gioca tutti i giorni qui al Bellagio di Las Vegas dove gioco sempre anche io. Spero di arrivarci anche io con lo stesso spirito a quell’età, sarebbe meraviglioso”, aveva spiegato il quattro volte campione del mondo alle Wsop.
 

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