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Poker e governo 'giallorosso': liquidità sempre più lontana, poker live pure

04 settembre 2019 - 11:23

Col nuovo governo 'giallorosso' che spazi ci sono per il poker live e la liquidità internazionale? Difficile dipingere scenari ma le odds sono bassissime.

Scritto da Cesare Antonini

"Come valuta lei la possibilitá per noi italiani di accedere alla liquidità condivisa con Francia, Spagna e Portogallo? O è piu lontano che mai?". Una domanda di un nostro lettore ci spinge a riaprire la riflessione sulla liquidità condivisa, soprattutto alla luce dell'incarico del nuovo Governo a Giuseppe Conte, il governo "giallorosso", come l'hanno ribattezzato gli opinionisti di tutta Italia, la coalizione tra Pd e M5S. La nostra risposta è stata piuttosto stringata ma cerchiamo di argomentarla qua. La realtà è che tutto sembra possibile ormai e disegnare uno scenario credibile è piùm difficile che mai. Lo dicono gli analisti italiani più skillati, Aldo Cazzullo, Federico Fubini, altri ancora. Lo stesso Marco Travaglio dopo la virata sul Pd da parte dei 5Stelle (ovviamente ricambiata) ha mostrato segni di evidente "sbarellamento".
Di sicuro l'assenza del gioco d'azzardo dalla "lettera dei sogni" (o dei regali di Natale) del nuovo programma di Governo non significa che sia finito nel dimenticatoio. Intanto potrebbe essere una notizia positiva ma, in generale, ad essere negativo è l'approccio a questo settore da parte della politica, sponda "grillina" soprattutto. Servirebbe, infatti, un punto programmatico che parli di regolamentazione del gioco d'azzardo e non un contrasto al settore sic et simpliciter.

La manovra economica sarà all'insegna dell'austerity e del controllo dei conti pubblici in ottica Ue. I soldi del gambling servono eccome. Dieci miliardi di euro sono già impegnati, a dire il vero. Ora, se il rilancio di nuovi giochi pare utopistico (vedi la liquidità condivisa ad esempio), i soldi che l'erario preleva da gioco vanno mantenuti. Pena togliere manovre tanto care al vecchio governo.
Detto questo una certa area dem è spesso intervenuta proprio contro la liquidità condivisa, vedi Franco Mirabelli, senatore Pd, che ha subito ripresentato il ddl sul gioco. Non proprio "morbido" e giammai favorevole all'apertura alla liquidità condivisa. E' molto difficile che Adm prenda in mano la situazione in questo perenne clima d'attacco al gioco.
Per il poker live ormai abbiamo perso le speranze e finito anche gli insulti ad una delle pagine peggiori della politica italiana: possibile che si lasci proliferare un settore che potrebbe potenzialmente portare lavoro e maggiore tutela dei cittadini? Con questa classe politica, purtroppo, dobbiamo rispondere sì.

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