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Il poker e la tv, una storia finita male: spazio adesso allo streaming, la giusta via

13 gennaio 2020 - 16:29

La tv nel poker come evolve negli anni: dalle produzioni tv allo streaming delle varie fasi. Questa è la strada. 

Scritto da Cesare Antonini


La televisione del poker in Italia (e anche in Europa) è praticamente morta. In Usa il progetto PokerGo PokerCentral, con Espn soprattutto durante le Wsop, invece, sembra andare a gonfie vele. L'unico format su cui spingere e che sembra funzionare, sono le dirette streaming sui vari canali social sia dei feature che dei final table, oltre che delle fasi precedenti del torneo.
Parliamoci chiaro: una tv del poker in Italia non avrebbe senso adesso, come non lo ha ormai da diversi anni. Figuriamoci se volessimo aprirne una sul gaming a 360 gradi: tra l'altro col decreto Dignità non ne avremmo l'opportunità.
Possiamo invece fare cronaca. Quella sì. E possiamo fare quella dei tornei live aprendo una finestra, seppur limitata, sul field e promuovere il format, naturalmente dopo l'evento. Non prima. Il grande vantaggio di questi format è comunque l'interazione con gli utenti. Cosa che recuperiamo da strumenti ideali e ideati per questo come Youtube e Twitch, altri canali validi per "streammare" poker, oltre che Facebook, dove interazione ed engagement sono comunque al top.
Lo dico da diretto protagonista visto che da alcuni anni sono riuscito a realizzare un sogno da bambino, quello di fare telecronache seppur di poker live. Il mio mestiere è il giornalista di hold'em e del suo meraviglioso mondo. Da piccolo sognavo di commentare il grande calcio, ma lavorando in questo settore è venuto naturale parlare al microfono di poker. Ci sta.
E vedendo da vicino questa nuova realtà la sensazione è che si è perso davvero tanto tempo. Specie nei primi anni del poker quando produzioni forse esagerate per il settore (non certo per i budget faraonici dell'epoca) hanno restituito un'immagine del poker leggermente distorta. Gli highlights di un evento spesso in onda settimane dopo l'elezione del winner, regalavano tanti showdown in strutture collassate e pochissime mani sensate da analizzare. Anche per i players non è stata un'ottima pubblicità. Ma, tant'è. Tutto si trasforma con l'esperienza e la maturità del mercato. E, anzi, in quegli anni sono prodotti che vanno assolutamente ringraziati per l'opera che hanno fatto di diffusione del movimento.

Adesso questo coverage è ideale e tutti i tornei che si rispettino hanno lo streaming del tavolo finale. Chi è attrezzato lo fa anche dal Day2, al Day3 e al final day. Vedi il King's Resort di Rozvadov dove c'è un super tavolo, il migliore d'Europa, che è fisso e sul quale ho avuto l'onore di commentare. Il Casinò di Campione d'Italia fu pionieristico in questo senso con stream anche dal day1. L'opportunità è quella di vedere il flow completo di un torneo. Di sicuro di un tavolo e al 100 percento del tavolo finale. I players amano fare review della loro partita e questo aiuta a capire anche come approcciare alcune fasi del torneo e, perché no, fare note su alcuni players.

La direzione è questa, anche per questione di budget delle organizzazioni che sono quasi sempre senza sponsor. Anche perché, ormai, non si può. Se non "in collaboration". Quindi potenziare la parte streaming in tutte le fasi può aiutare, sempre e comunque. Ed è il vero ritrovo in tempo reale per giocatori e addetti ai lavori. Ci vediamo presto lì, quindi.

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