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Poker in lutto per Kobe Bryant: nel 2013 ricordò il presidente dei Lakers, Buss, alle Wsop

27 gennaio 2020 - 16:30

Kobe Bryant e la sua passione per il poker e lo scherzo del destino: quell'invito alle Wsop per commemorare il presidente dei Lakers Jerry Buss. 

Scritto da Cesare Antonini


Lo piange il mondo in uno tsunami di cordoglio di certo non inaspettato ma decisamente commovente per la sua forza. E anche il mondo del Poker lo piange. Kobe Bryant è scomparso ieri, 26 gennaio, a 42 anni ancora da compiere in un tremendo incidente in elicottero che non ha dato scampo a lui e a tutto l'equipaggio e i passeggeri che erano con lui. Una tragedia che ha sconvolto tutti noi.
E scartabellando nei nostri archivi abbiamo ritrovato di quando aveva dovuto declinare l'invito delle World Series of Poker a dare lo shuffle up and deal ad un evento di Seven Card Stud. Era stato invitato per ricordare la tragica scomparsa di Jerry Buss, suo presidente dei Lakers e grandissimo appassionato di poker. L'idea era quello di dedicargli un torneo e invitare Kobe a Las Vegas come giocatore simbolo della squadra del presidente compianto. Tuttavia il dottore gli vietò tassativamente di spostarsi da casa per essersi operato al tendine d'Achille. Ma Kobe voleva troppo bene a Buss. Così ha registrato un video messaggio e l'ha poi spedito all'organizzazione delle World Series Of Poker che l'ha prontamente trasmesso in sala proprio per dare il via al torneo in questione. Era il luglio del 2013 e scelsero questo torneo perché ben 30 anni fa Jerry Buss raggiunse il final table e centrò uno dei suoi 4 itm ai campionati del mondo di poker a Las Vegas.
Ironia della sorte dopo 6 anni e mezzo ecco che Kobe raggiunge chissà in quale al di là il suo presidente.

 

Buss era stato proprietario dei Lakers dal 1979 e ha potuto ammirare, gestire, ingaggiare e amare i più grandi campioni di basket come lo stesso Kobe Bryant, Shaquille O’Neal, Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar e Phil Jackson.
Ha vinto 10 titoli NBA e strada facendo ha incontrato anche la grande passione per il poker. Gioco del quale era un sostenitore ma anche un ottimo giocatore.
Anche Bryant giocava a poker. Principalmente, però, lo faceva per divertimento personale tra amici e per fini benefici.

Nel 2006 venne immortalato con la bellissima moglie Vanessa Bryant (nella foto in alto) torneo Bodog Celebrity Poker Invitational, il terzo evento annuale dei Los Angeles Lakers giocato al Mirage Casino di Las Vegas. L'evento era organizzato in favore della Los Angeles Lakers Youth Foundation. Altri casi al tavolo da gioco se ne ritracciano pochi. 
Non è questa la sede per parlare di lui come sportivo. Giusto qualche cenno storico. Va ricordato che entrò subito nell'Nba e, appena passato ai Lakers, si ritrovò a formare una coppia pazzesca con un certo Shaq O'Neal. Con lui ha vinto tra campionati consecutivi dal 2000 al 2002.
Dopo la partenza di O'Neal dopo la stagione 2003-04, Bryant divenne il pilastro dei Lakers. Ha guidato le leaderboard dei punti centrati durante le stagioni 2005-2006 e 2006-2007. Nel 2006, Bryant ha segnato 81 punti contro i Toronto Raptors, il secondo numero più alto di punti segnati in una singola partita nella storia della NBA, secondo solo alla prestazione da 100 punti di Wilt Chamberlain.

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