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Crescita solo fisiologica per il poker online a marzo, partypoker torna sul 'punto it'

06 aprile 2020 - 10:43

L'ingresso di partypoker e i dati di mtt e cash game del poker online italiano di marzo, come leggere queste due importanti news della settimana. 

Scritto da Cesare Antonini

L’annuncio arrivato direttamente da partypoker dell’ingresso nel mercato italiano ha generato tantissima curiosità e anche un pizzico di entusiasmo nei players. Avevamo preannunciato da tempo che la concessione era già in possesso della room dal diamante arancione. Ma quello che ha scatenato la curiosità di cui sopra, è stato il timing. Chi se l’aspettava che, con tanto di decreto Dignità in corso ma soprattutto con il poker online in crisi, una room di questo calibro avesse l’interesse di schierarsi sul mercato italiano? Invece è la stessa casa da gioco a sostenere che “il mercato italiano è assolutamente interessante e dalle notevoli potenzialità nonostante le criticità note”.

Qualcuno ha anche sostenuto che, probabilmente il timing poteva anche essere buono visto il raddoppio dei numeri di un mercato che rimane, però ridimensionato rispetto ai fasti del 2010-2011 e poi degli anni di lancio del cash game che sfiorava anche le nove cifre nella raccolta totale. Insomma, se c’è qualcuno preoccupato dei numeri di marzo e che ad aprile potrebbero addirittura crescere, va precisato che si tratta comunque di un mercato decisamente ridotto e che solo adesso può vedere partire tornei e tavoli cash con una liquidità più che sufficiente.

I dati vanno letti bene, anzi con grandissima attenzione. Il mercato del gioco non si sta arricchendo col poker online. La crescita è fisiologica e guai a parlare di boom. Solo i tornei sono cresciuti e tornati ai livelli di un tempo mentre il cash game non ritroverà mai certe partite e certi numeri.

Non ce ne vogliano i tanti circoli di poker live chiusi sul territorio in seguito ai vari Dpcm di Giuseppe Conte per contenere il coronavirus, ma buona parte dei players arrivano proprio da lì. E l’erario dovrebbe essere contento visto che non prende un centesimo di rake da locali che comunque contribuiscono pagando ovviamente tutta una serie di tasse dedicate a chi ha un esercizio commerciale qualsiasi. Per quello il termine “fisiologico” è quello più adatto riferito alla crescita dei dati.

Il poker online si riscopre un intrattenimento utile. Spendere 5-10-20 euro per tornei che spesso possono impegnarti anche 4-5 ore è paragonabile al noleggio di un film su Primafila Sky o su Apple Tv. Un costo che si paga volentieri se si è in casa e mentre magari si vede la tv o una serie qualsiasi. Se si segue la logica del bankroll è sempre un buon modo per passare il tempo e stimolare le proprie abilità mentali e di tenuta fisica, sì, anche online.

Tornando a partypoker l’idea di investire in Italia già c’era, anche sul live. Ora, con mesi di attesa prima di tornare ai tavoli live (nei circoli chissà quando?) la scelta di lanciarsi online è buona. Ma bisogna fare presto! Anzi, prestissimo! Crescere nell’online si può ma una room concorrente come 888Poker, ha comunque usufruito di un periodo di marketing piuttosto lungo. Party arriva con la chiusura più totale e senza la possibilità di sfruttare qualche evento e sempre nei limiti del Dignità. Servirà un lavoro molto intelligente per far passare il messaggio. Di sicuro sul piatto arriveranno tornei molto importanti e con garantiti sontuosi. Staremo a vedere gli schedule.
Vanno poi considerati altri due elementi che però approfondiremo più avanti: senza lavoro e con le aziende chiuse quanti bankroll resisteranno da qui a un mese, un mese e mezzo? E poi l’altro tema: potrebbe essere un buon segnale l’ingresso di partypoker per la liquidità condivisa? Chissà!

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