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Poker online ed eventi live devono camminare insieme dal post Covid-19 in poi

08 giugno 2020 - 09:36

Come affrontare il futuro  del poker online e degli eventi live? Due facce della stessa medaglia che devono camminare insieme dopo il Covid-19.

Scritto da Cesare Antonini

L’attuale boom del poker online continuerà quando la pandemia sarà finita. Lo ha assicurato Jonas Odman, veterano dell’industria del gioco d’azzardo e oggi partner di una società di software che si occupa di sale da poker legalmente regolamentate negli Stati Uniti.

Lo svedese è stato coinvolto nel poker online per tanti anni ed è probabilmente il più noto tra i giocatori come l'uomo che ha dato il via all'idea dei tavoli anonimi. È stato fortemente criticato per questo in tutti i forum di poker online, ma alla fine la sua idea ha funzionato anche se adesso la tendenza potrebbe essere quella di virare verso i nomi reali come ha provato a indicare partypoker.

Secondo Odman sono tanti i players che stanno tornando al poker online, nuovi players ma soprattutto i giocatori di poker dal vivo perché non ci sono tornei live in questo momento.

Il poker dal vivo ha chiuso al 100%, lasciando i giocatori da aree in cui non potevano fare altra scelta che passare al tavolo virtuale. La domanda è:  i buoni flussi online continueranno una volta terminata l’emergenza sanitaria? I dati di maggio dicono che i volumi sono in calo rispetto al boom di aprile in pieno lockdown. Ma il livello è comunque alto e anche giugno sarà un buon mese visto che siamo ancora senza date di poker live e dal primo luglio arriva il Balkan Poker Circuit di EuroRounders.

Il timore di alcuni è che il mondo sarà diverso da come era prima e che la libertà di movimento non sarà facile come una volta. "Quindi penso che l'industria in generale, o l'industria del poker in totale crescerà  - ha spiegato Odman - e poi in termini di tornei di poker dal vivo, penso che viaggiare sarà difficile. Per i players locali sarà possibile andare nei casinò vicini e giocare ai tornei, ma per i grandi eventi c’è il rischio, per ora, che in tanti non potranno volare”.

Anche l'industria del poker online è molto più saggia in questi giorni rispetto al passato. Molte lezioni sono state apprese da diversi tipi di situazioni. Abbiamo avuto il boom del poker nel 2003, il Black Friday nel 2011, poi una ripresa e ancora una crisi.

L'intero settore è ora molto più concentrato sulla soddisfazione dei recreational player. Odman è contento di come i suoi consigli di oltre un decennio fa hanno fatto sì che il poker online guardasse a un futuro sano. “Continuate a concentravi sui recreational player, ora saranno molti di più e dobbiamo offrire loro una buona esperienza".

Il futuro passa per forza dal poker online. Ma questa situazione continuiamo a leggerla coerentemente a quello che abbiamo sempre detto: il successo degli eventi dal vivo migrati online non deve essere temporaneo ma i due mondi vanno sempre più integrati. O meglio, dobbiamo tornare a rendere le due versioni dello stesso gioco complementari. Semplicemente perché quello sono. Però c’eravamo scordati di tutto questo limitandoci a qualche sat online per portare qualche buy in al live. La sfida è aperta e anche in Italia l’IPO ha fatto da apripista riscuotendo un discreto successo in una bella settimana di poker online di uno degli eventi live della storia di questa splendida disciplina.

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