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Poker online post lockdown: a giugno non ci sarà un crollo e un 20-25% del boom rimarrà ai tavoli

22 giugno 2020 - 15:00

Attesa per i dati di poker online di giugno post lockdown:  non ci sarà un crollo e secondo gli esperti un 20-25% del boom rimarrà ai tavoli.

Scritto da Cesare Antonini

C’è curiosità per i dati di giugno del poker online dopo il grafico con la cuspide di aprile e che è salito da marzo per riscendere ad aprile mano a mano che si allentavano le maglie delle norme anti Covid-19. Nel frattempo hanno riaperto molte sale da poker live anche se in tanti non si fidano ancora a mettersi al tavolo per ore con altri players e sono ripartite quasi tutte le attività economiche e di intrattenimento dal vivo. E’ ripartito anche il retail gaming con sale bingo, sale slot e sale scommesse. Insomma, sarà quasi fisiologico che il calo possa continuare ma noi siamo fiduciosi che qualcosa di interessante possa emergere quando i concessionari ci consegneranno le loro stime mensili sulla spesa, il giocato-vinto che resta alla filiera stessa e che va all’Erario.

Qualche considerazione in ordine sparso. Intanto non crediamo si assisterà ad un calo vertiginoso. Tanto per capirci il settore potrebbe anche tenere botta scendendo comunque di un 15-20%. E sarebbe un bel successo anche perché i recreational players e i reg arrivano da mesi durissimi. In molti avranno fatto profit, in tanti no e, in generale, è possibile che lo scenario drammatico in cui versa il Paese, potrebbe aver svuotato le tasche dei players o spostato risorse verso altri beni o settori di intrattenimento del paniere personale dei cittadini italiani.

I grandi eventi, ancora, non influiranno. Si riparte dal primo luglio a Rozvadov col Balkan Poker Circuit e, appunto, la data non inficia su giugno. Il primo grosso evento cui parteciperanno gli italiani, per ora, è l’IPS di Euro Rounders che torna a fine agosto sempre al King’s Resort in Repubblica Ceca.

Il Casino di Sanremo è ripartito sì, ma con numeri ancora troppo contingentati per dare “fastidio” al poker online. Saint Vincent e Venezia ancora ferme al palo.

Come abbiamo analizzato sugli scorsi numeri del nostro magazine Gioco News (sfogliabile gratuitamente online), i nuovi clienti riattivati o nuovi di zecca potrebbero conservare in buona misura la loro abitudine a giocare online sulla poker room che gli ha tenuto compagnia nelle lunghe settimane di lockdown. In generale questi confinamenti sociali spingono storicamente i processi online e virtuali. Durante la prima Sars ci fu il boom dell’e-commerce.

Con il Covid-19 il delivery food, il digital in generale e tutti i settori virtual come il gaming online o gli esports, hanno subito un boom vero e proprio. E per gli esperti, parlando di digital in generale, se in lockdown l’engagement è salito del 100% (percentuale a caso tanto per spiegare il concetto che abbiamo in testa), con la Fase 3 e con la ripresa della totale normalità, un 25-30% di volumi di business dovrebbe rimanere nei vari settori e segmenti dell’economia.

Indubbiamente molto dipenderà dai poker manager e dal management in generale cercare la chiave per sfruttare l’ottimo periodo dei tavoli online.

Per chiudere, la ripresa dei maggiori campionati e un prevedibile incremento delle scommesse sportive, tornerà a monopolizzare gli ewallet di molti giocatori. Forse la vera “minaccia” è proprio questa. Ne riparliamo tra una decina di giorni, intanto.

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