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Le compagne dei poker players denunciate sul rail e quelle regole del live da cambiare in Cassazione

06 luglio 2020 - 12:51

Denunce per gioco d'azzardo alle compagne dei players che assistono alle partite di poker live e quelle regole da cambiare in Cassazione.   

Scritto da Cesare Antonini

 

Vietato railbirdare. E anche accompagnare il ragazzo, la moglie o il fidanzato. Care donne spesso con lo sguardo annoiato a bordo tavolo o nei divanetti delle poker room, vi conviene stare attente che, prima o poi, vi tocca anche beccarvi una denuncia. Insomma, oltre che annoiate anche mazziate. Beh ci pare un po’ esagerato. Voi direte, ma il weekend ha fatto male al nostro editorialista? Niente affatto. Anzi. Ci riferiamo agli approfondimenti raccolti la scorsa settimana sul blitz ad un circolo di poker pugliese dove, abbiamo scoperto che, a ricevere la denuncia per gioco d’azzardo, sarebbe stata anche la compagna di uno dei player al tavolo. E non solo, anche qualche curioso che magari stava vedendo qualche mano giocata e un avventore che si trovava al bar. Insomma, massima attenzione perché anche chi non gioca rischia di essere sanzionato, sequestrato, denunciato.

Queste ragazze che spesso si annoiano a morte ma che, per amore, scelgono di aspettare il loro uomo a “bordo pista” cercando di consolarlo e di dargli supporto psicologico, ora rischiano anche di finire in tribunale. Non prendeteci per sessisti ma la casistica vuole che, se una donna gioca a poker di solito condivida la passione col compagno. Di coppie ce ne sono tante, sia in Italia che all’estero.  

Ma non è questo il tema. E’ incredibile che si sia beccata una denuncia penale per azzardo chi neanche giocava. Al di là delle battute sulla noia delle donne sul “rail”, è come se si venisse accusati di rapina quando disgraziatamente si è entrati in banca nello stesso momento banda.

Il paradosso ci fa comunque riflettere su alcuni punti in particolare che forse andrebbero rivisti sulle regole della Corte di Cassazione che consentono un regolare gioco dal vivo. Le forze dell’ordine hanno denunciato tutti a tappeto perché, nonostante il modesto importo del buy in (30 euro), c’era un re entry a disposizione dei players. Il concetto che è passato è che sarebbe stato preferibile un 50 euro freezeout piuttosto che un 30 con re entry o un 10 euro con re entry fino a 50 euro totali, ad esempio.

Personalmente preferiremmo lasciare importi modesti e, sì perfetta la formula freezeout, ma se si vuole puntare sull’intrattenimento allora perché non dare almeno un bullet in più ai players? Un 30+30, un 25+25 o persino un 50 euro più 50. Allentare quelle maglie significherebbe regalare un alveo di legalità ad un settore che manca di un regolamento attuativo alla legge da quasi 9 anni. In molti hanno sempre detto: ma perché non si può giocare live come l’online dove il buy in massimo è 250 euro? E se allargassimo proprio a quella fascia di prezzo? Il settore sarebbe molto più sicuro e al riparo da paradossi di questo tipo come le denunce penali rifilate persino agli avventori. E vabbè.

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