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Poker libero dal vivo (e senza tasse) e il paradosso con il Medioevo dell'online

02 settembre 2020 - 16:22

La Corte di Cassazione ribadisce alcuni principi in merito di tassazione di poker live, ecco come funziona. 

Scritto da Cesare Antonini

Non c'era bisogno ma la Corte di Cassazione ha ribadito i principi, finalmente cristallizzati, del divieto di doppia imposizione per le vincite riportate nei casinò e nei tornei di poker live nello Spazio Economico Europeo. Ma, tagliando fuori il principato di Monaco, ribadisce anche che per gli Stati che hanno stilato una convenzione con l'Italia per evitare le doppie imposizioni. E per questo ci sentiamo di dire con un certo grado di sicurezza (ma non siamo fiscalisti e consigliamo sempre di sentire i propri consulenti per analizzare la situazione personale) che anche Paesi extra SEE possono ormai considerarsi non a rischio per chi dovesse volere andare a giocare un evento di poker live o vincere qualcosa al casinò. Parliamo di Svizzera, San Marino, ma anche Las Vegas e Stati Uniti in generale. Per questi ultimi manca ancora qualche tassello e ci sono accorgimenti da tenere ma per gli altri Stati la situazione è piuttosto chiara. Qui tutto l'elenco delle convenzioni tra il Mef italiano e gli altri Stati. 

Fermo restando che qualche cartella esattoriale che nasce da un errore tecnico o semplicemente dalla mancata conoscenza della materia (cosa piuttosto grave, chi controlla il controllore?), potrebbe ancora arrivare.
Fondamentale, quindi, capire se, nei Paesi extra SEE, esistono delle convenzioni. "Sono trattati internazionali con i quali i Paesi contraenti regolano l’esercizio della propria potestà impositiva al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio dei rispettivi residenti.
Oltre ad evitare le doppie imposizioni, le Convenzioni hanno anche lo scopo di prevenire l'evasione e l’elusione fiscale; a questo fine esse prevedono alcune disposizioni sulla cooperazione amministrativa", spiegano dal sito del Ministero delle Economia e delle Finanze.

Il poker in Europa è libero ed è paradossale che, mentre la Corte di Giustizia ha ribadito la libera circolazione di persone e capitali che possono tranquillamente spostarsi e pagare le tasse solo su un casinò o solo un territorio, nel web che nasce come "world wide", libero e senza costrizioni, esistono più paletti e steccati tra tavoli di poker online che dal vivo.
Volando alla chiusura di questo editoriale settimanale, beh, i players intanto, Covid-19 o no, hanno riniziato a circolare. In Italia dove a Venezia si è rivisto il pubblico delle grandi occasioni, e nella solita location di Rozvadov. Numeri importanti nonostante la situazione non sia proprio l'ideale per i nostri amati rounders. Ma, avanti così!

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