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Hellmuth alla 'Dogui', 5mila $ di mance in due giorni tra Las Vegas e LA

28 dicembre 2020 - 08:58

Phil Hellmuth stile 'Dogui' su Vacanze di Natale e le solite polemiche sulla beneficenza: complimenti a chi aiuta gli altri e smettiamola di giudicare.

Scritto da Cesare Antonini

Chi non ha visto almeno una volta Vacanze di Natale nella sua vita alzi la mano. E la alzi anche chi l’ha visto almeno una volta in questi giorni. Phil Hellmuth, 15 volte campione del mondo alle World Series of Poker, deve conoscere questo capolavoro della comicità italiana. E deve conoscere anche il “Dogui”, il mitico Guido Nicheli, ormai compianto, che arrivando a Cortina con la moglie Ivana (Stefania Sandrelli) recita la mitica frase: “Gli esci un 300mila di mancia e sei nel burro tutta la vacanza”. In realtà per Poker Brad il concetto era legato al suo hashtag e mood preferito, #positivity. Sì perché Hellmuth voleva essere “circondato da sorrisi” e mentre stava partendo per Los Angeles dall’aeroporto di Las Vegas, ha prima dato 100 dollari a tutti i dipendenti dell’Aria Casino che incontrava, a quelli dell’aeroporto di Las Vegas e poi, atterrato il giorno dopo, anche allo staff di uno Starbucks e ai dipendenti dell’aeroporto di Los Angeles. Tutti quelli che incontrava fino alla mezzanotte.

E’ lo stesso Hellmuth a quantificare quante mance ha dato, dai duemila dollari del primo giorno, ma molto prima della mezzanotte, a 5mila totali in due giorni.

Solo nello Starbucks ha dovuto dare 600 dollari, poi c’erano i vari addetti dell’aeroporto e anche il personale del World Poker Tour e gli autisti che lo hanno accompagnato in vari luoghi.

Iniziativa singolare e che ha, come al solito, creato i flame tra chi critica che la beneficenza o questi atti siano resi pubblici sui social andando a confondere la carità con la pubblicità, e chi invece apprezza serenamente.

Abbiamo poche prove che Hellmuth abbia realmente dato un “Benjamin” a tutti ma noi la pensiamo come chi apprezza il gesto e non si mette a fare dietrologie e complottismi. Vedi i casi di Fedez e Chiara Ferragni, in Italia, criticati per aver distribuiti soldi dopo un’iniziativa social.
Noi crediamo semplicemente che sia un buon esempio e che chi vuole fare beneficenza in silenzio deve avere la stessa stima di chi la pubblicizza. Se i gesti resi pubblici, o volontariamente o grazie a qualche giornalista che intercetta la storia, servono a moltiplicare altri atti silenziosi o pubblici ben venga. Chi lo fa solo per aumentare i followers su Instagram farà i conti con la propria coscienza ma intanto ha fatto del bene. E chi siamo noi per giudicare gli altri? Lasciamo che la “positivity” dilaghi. E bravo Hellmuth.

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