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Perché le World Series of Poker potrebbero saltare anche nel 2021 per colpa del coronavirus

04 gennaio 2021 - 10:55

Ecco perché le World Series of Poker di Las Vegas potrebbero saltare anche nel 2021 per colpa del coronavirus.

Scritto da Cesare Antonini

Uno dei grandi temi per il 2021 riguarda la possibilità di giocare le World Series of Poker con la pandemia da Covid-19 ancora in corso. Che succederà? Alcune testate Usa iniziano a parlare ed avanzare ipotesi. Prima di dire la nostra vediamo cosa si prospetta e qual è il sentiment negli Stati Uniti.

La voglia di Wsop è fortissima e si percepisce. Il successo degli eventi online è sotto gli occhi di tutti ma la convinzione e la consapevolezza è che non si può continuare a lungo con l’emergenza. Abbiamo sempre sostenuto la migrazione degli eventi sui circuiti digitali, ma un evento come le World Series non può continuare a mancare per due anni di seguito. Ovviamente bisognerà scontrarsi con la realtà, per forza.

Il lancio di diversi vaccini per combattere l'epidemia è un segno positivo per chiunque sia un fan degli incontri di massa. Pensare alle Wsop senza pensare agli assembramenti, è praticamente impossibile. I vaccini devono servire proprio a questo ma, come si legge nelle avvertenze che circolano anche nel nostro Paese, sarà difficile mollare tutto d’un tratto le norme anti contagio che ci accompagnano ormai da 10 mesi: mascherine, distanziamento, rimarranno ancor per molto. Bisognerà vedere come gli Usa interpreteranno il post vaccinazione che, scommettiamo, saranno decisamente più veloci rispetto ai nostro piano di somministrazione.

Da una parte col vaccino una speranza si apre. Tuttavia, di sicuro nel 2021, difficilmente tutto tornerà com’era.

I tavoli stessi rimarranno probabilmente con il plexiglas e 8 handed. È anche ipotizzabile che, se il plexiglas dovesse essere tolto, i giocatori al tavolo dovranno indossare tutti delle maschere mentre giocano - nessuna eccezione. In questo modo tutti i giocatori sono protetti gli uni dagli altri e vengono presi in considerazione anche quelli che lavorano al torneo - il personale di sala, i dealer e le cameriere (se possono lavorare).

Ma se dovesse servire una specie di “patente” di vaccinazione? Sarebbe la soluzione per tutto come auspicano anche tanti opinion leader e politici in Italia per tornare alla normalità, tornare allo stadio, al bar al ristorante, ai concerti, e anche a giocare i tornei di poker.

Un’ipotesi del genere sarebbe drastica ma risolutiva. Certo, per le Wsop servirebbe anche l’apertura dei voli internazionali ma anche la situazione interna spaventa. E’ vero che l’80-85% del field totale degli iscritti alle World Series è a “stelle e strisce” ma è anche vero che se i contagi non accennano a scendere nei primi due mesi dell’anno e le vaccinazioni non aumentano, sarà assai difficile sperare nell’organizzazione dell’evento.

Le World Series col caso Upeshka DeSilva hanno dimostrato di essere decisamente più dure di tanti governi o amministrazioni locali: sei positivo al Covid? Beh, non giochi. Anche se il player era un finalista di un singolo tavolo cui tutti i partecipanti sono stati sottoposti a tampone. Dura testare tutti quelli del Millionaire Maker o di un Colossus, così per dire. Ma anche di un IPO o di un IPS in Italia.
Le Wsop hanno dimostrato di essere molto responsabili. Sanno benissimo che un evento simile può essere un volano ideale per la trasmissione del virus. Chi c’è stato lo sa e l’abbiamo già detto.
Purtroppo, come spiega anche Pokernewsdaily, la sensazione è che il 2021 potrebbe essere l’anno della ripresa e della rinascita ma potrebbe essere ancora un anno senza Wsop. Se ne riparlerà nel 2022? L’ipotesi potrebbe anche essere una data inoltrata più verso l’autunno, come era stato ipotizzato per il 2020. Forse la situazione potrebbe essere migliorata. Per i tornei live possiamo essere assai ottimisti per quella data. Ma le Wsop rimangono un evento unico, purtroppo anche in relazione al virus.

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