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Una buona notizia e una buona idea per le Wsop 2021

01 marzo 2021 - 15:55

Una buona idea e una buona notizia per le World Series of Poker dell'edizione 2021 tra 'spezzatino' e vaccinazioni a tempo record. 

Scritto da Cesare Antonini

Stiamo provando a indagare, a capire, ma il Covid-19 rende tutto così imprevedibile e sfuggente. Se poi parliamo di gioco e poker dal vivo la situazione è ancora peggiore. Detto questo ci sono due cose che ci confortano, una buona idea e una buona notizia.

Partiamo dalla buona idea. Abbiamo apprezzato la scorsa settimana l’idea che inizia a circolare negli Usa di organizzare le World Series of Poker “a spezzatino” e non solo al Rio casino, la sede ormai storica e difficilmente sostituibile, ma anche in altre location o case da gioco del gruppo Caesars. Una piccola precisazione: l’idea era stata già lanciata qualche anno fa nel team Wsop ma pare ci siano notevoli problemi per quello che riguarda le differenti contabilità e organizzazioni dei casino stessi nonostante facciano parte dello stesso gruppo. Ma se questa solution andrebbe archiviata un’altra cosa è sicura: a Las Vegas non mancano mica gli spazi per piazzare tavoli e mantenere distanze. Su questo crediamo molto nell’abolizione dei tornei cosiddetti “cheapest” con lo spostamento di un programma online e quindi con la creazione di uno schedule ibrido. Ma alcuni tornei, e ne abbiamo già parlato, vanno mantenuti e sono organizzativi e giocabili in sicurezza sia al Rio, nei padiglioni principali, Pavillon, Amazon e Brasilia, ma si possono anche prendere in considerazione altri spazi simili. Un altro Convention center importante c’è al Caesars ma non l’abbiamo mai visionato anche se crediamo sia talmente grande da ospitare le Wsop in tempi normali. E se ne era già parlato. Insomma impossibile non trovare location da adibire a sala tornei, sala satelliti, aree cash game, lasciando magari l’action principale e high stakes al Rio. Il problema non sono i distanziamenti ma a livello statico questo non preoccupa. Il vero problema è la fila alle casse per iscriversi e riscuotere e anche ai bagni o per mangiare (chi è stato alle World Series sa che rischi di giocarti tutta la pausa per andare al bagno nonostante le postazioni siano tante) e la circolazione lungo i corridoi.

Quindi a livello di spazi e di soluzioni non siamo preoccupati. Siamo a Las Vegas non nell’Italia lenta e tremolante di fronte a qualsiasi problema da risolvere.

La buona notizia è un fatto di cronaca. Gli Stati Uniti sono "settimane in anticipo" sulla tabella del piano di vaccinazione nazionale e saranno il primo Paese al mondo a somministrare "100 milioni di dosi". Come ha dichiarato il presidente Joe Biden visitando un centro vaccinazioni in Texas.

Secondo Biden, il ritmo di somministrazione del siero è in linea con il suo obiettivo, annunciato in campagna elettorale, di vaccinare 100 milioni di persone nei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca. "Più persone vengono vaccinate, più velocemente sconfiggeremo questa pandemia", ha detto.
"Sono orgoglioso di affermare che siamo a metà strada, 50 milioni di dosi - ha proseguito il presidente - Siamo in anticipo di settimane rispetto al programma anche con i ritardi causati dalla tempesta invernale. Stiamo andando nella giusta direzione". Biden, tuttavia, ha messo in guardia gli americani di non allentare le misure e di lavarsi le mani e indossare le mascherine.
Si parla di luglio per il completamento delle vaccinazioni per una percentuale molto importante. E se per maggio-luglio le World Series sono oggettivamente improponibili, almeno per i players Usa si potrebbe pensare alla fatidica data autunnale.

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