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Poker live, la ripartenza è sempre più sprint ma che non si abbassi la guardia

14 giugno 2021 - 16:47

Poker live sempre più vivo dopo la ripartenza di Sanremo e non si deve abbassare la guardia per non chiudere mai più.

Scritto da Cesare Antonini

E dopo San Marino anche Sanremo ha riaperto le danze col poker live. Al di là dei numeri, ottimi ma leggermente inferiore per prize pool ed entries, l’importante era riprendere a giocare e a testare un evento in sicurezza. I protocolli sanitari erano forse meno rigidi ma nel casinò matuziano ai tavoli c’era il plexiglass con mascherine, distanze e santificazioni frequenti della sala e delle mani di lavoratori e giocatori.

L’idea che vogliamo trasmettere è che a poker si può giocare con vari protocolli, differenti, più o meno stringenti, ma comunque che assicurano un elevatissimo grado di sicurezza.

Piacciono meno alcune scene di tavoli senza mascherine e distanze (almeno le mascherine!) viste nel weekend in altre location estere.

Sì perché se a poker live non è pericoloso giocare con queste accortezze, in ogni caso non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia. L’invito è anche per i club dal vivo dove alcuni sono a livelli di professionalità elevatissima, mentre in altri si potrebbero allentare fin troppo le misure di sicurezza. Diciamo questo non per fare i bacchettoni ma perché non possiamo più permetterci di richiudere. Questo vale per tutti i giochi dal vivo, ovviamente, anche se l’Hold’em e le sue varianti per popolarità e conformazione, rappresentano un veicolo purtroppo ideale per il Covid-19.

Ma pensiamo alle cose belle perché, intanto, Sanremo continua, San Marino aveva un torneo da 30mila euro garantiti in questa settimana e poi toccherà all’IPS Rozvadov a fine mese per poi passare all’IPO888 a San Marino dal 15 al 20 luglio. Poi verrà altro mentre le vaccinazioni saranno ancora più diffuse e il virus circolerà di meno. E poi ancora non vogliamo saperne di varianti, le uniche che ci interessano sono quelle del poker.
Che si installi solo plexiglass, rimangano le mascherine, le distanze, le sanificazioni ma non vogliamo più saperne di chiusure e lunghissimi lockdown.

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