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Le Wsop vicine all'atto finale, ecco perché dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno

14 novembre 2021 - 23:03

Il poker live è tornato definitivamente con i numeri delle World Series of Poker? Con tutti i problemi e le criticità il field ha risposto alla grande. 

Scritto da Ca
Le Wsop vicine all'atto finale, ecco perché dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno

"Non potremmo essere più felici dell'affluenza al Main Event di quest'anno, dal grande pubblico internazionale al ritorno di alcuni dei più grandi giocatori di tutti i tempi. Dopo un anno immerso nell’incertezza, è incredibile vedere di nuovo insieme la comunità del poker. L'energia e l'eccitazione nella stanza sono palpabili mentre leggende e dilettanti di tutto il mondo si riuniscono per provare ancora una volta la loro possibilità di vincere il titolo mondiale”. Con queste parole di Ty Stewart, direttore esecutivo delle World Series of Poker, si riassume tutta l’attesa di oltre due anni senza action dal vivo per i campionati del mondo di Las Vegas, quindi l’incertezza sulle date, la minaccia Covid-19, la decisione del Green Pass e poi, finalmente, lo shuffle up and deal. In attesa di tutti i dati ufficiali possiamo dire che l’evento è andato molto bene anche se il calo è evidente e su alcuni tornei dal buy in più sostanzioso lo è stato ancora di più. Qualche dato parla anche di un meno 40% e sul main event il calo di oltre il 22% rispetto all’ultimo evento giocato nel 2019, è evidente. Ma sono arrivati 6.650 giocatori, con due flight in più, ovviamente, per i players europei dopo la rimozione del flight ban da parte del Governo Usa, e il bicchiere mezzo pieno va visto e ammirato. Il montepremi è importantissimo, i players al tavolo finale saranno tutti milionari e il campione del mondo al primo posto se ne va con $ 8.000.000.

Il poker live è tornato e con tutte le attenuanti che c’erano l’organizzazione alla fine può dire di aver vinto diverse sfide. Ora la speranza è quella di arrivare al 2022 con il ritorno del torneo estivo per vivere finalmente la normalità e mettersi alle spalle il Covid-19. Giocare d’autunno, per molti, può aver rappresentato un problema. Per chi non vive di poker, insomma. I numeri, considerando anche la percentuale di No Max e No Pass che esiste in Europa ma anche negli States, sono ottimi proprio per questo.

E l’hold’em ha riunito proprio tutti con segnali fortissimi che dimostrano come tutte le forze della passione si siano concentrate insieme. Come il ritorno della leggenda del poker Doyle Brunson che ha passato indenne anche il coronavirus ed è tornato ai tavoli dimostrando anche un gioco aggiornato e capace di tenere testa a tutti oltre all’edge che ovviamente ha. E uno dei più dubbiosi per via del virus, Chris Moneymaker, si è alla fine convinto deeprunnando anche al main. Insomma, ben tornato davvero poker live.

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