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Il Texas come l'Italia: sorgono i circoli di poker live 'underground'

09 agosto 2017 - 09:18

In Texas, come in Italia, nascono i circoli di poker semi-legali per colpa di una legge vaga che vieta solo l'hold'em. 

Scritto da Ca

Vi ricorda qualcosa? "Abbiamo avuto dei colloqui con l'avvocatura della giurisdizione della nostra città e abbiamo informato tutti che stavamo organizzando tornei di poker live del tutto legali perché non contravvengono la legge dello Stato del Texas". I circoli di poker live esistono anche nel mitico Texas, quindi. Lo Stato Usa che dà il nome alla variante che ha reso il poker famoso in tutto il mondo, si ribella alla legge nazionale che offre Bingo, scommesse su cani e cavalli nei famosi racetrack e i casinò dei nativi americani, ma vieta proprio l'Hold'em e le sue varianti.

"Per giocare bisogna andare fuori dei confini statali o andare nei circoli "underground" ma illegali", ha spiegato Michael Eakman, nativo di Houston che ha creato un modello di gestione dei poker club che sembra aggirare le restrizioni statali. Almeno nella sua città: "Abbiamo presentato il nostro progetto alle autorità locali. Non è altro che un club privato al quale i players si associano e dove si gioca a soldi veri ma il circolo non prende rake dalle puntare dei players ai tavoli ma riscuote dai players solo alcune fee dalle quote d'iscrizione", prosegue Eakman.
L'intenzione non è quella di sfidare le autorità ma di colmare un vuoto legislativo che, però, costringe i giocatori a non praticare la loro disciplina preferita: "Non vogliamo fare guerre giudiziarie ma solo essere protattivi trovando il modo di aggirare la legge. In realtà nno ci sono regolamenti precisi e le linee guida sono piuttosto vaghe. Per questo ci siamo presi lo spazio per provare a giocare lo stesso".

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