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Il poker live è legale in Francia ma i circoli non decollano e i tornei soffrono

17 settembre 2018 - 09:04

Il poker live francese nei circoli è legale ma dal primo gennaio 2018 sono pochissimi i club aperti e con possibilità di ospitare tornei dal vivo. 

Scritto da Cesare Antonini

Legali e legalizzati i circoli di poker live in Francia ma il texas hold'em rischia di non trovare spazio per i grandi tornei multi tavolo ma solo per il cash game.

Dal primo gennaio 2018, è ufficialmente possibile aprire club di gioco nella capitale. Per il momento, però, solo il gruppo Tranchant ha aperto una sua attività dal vivo mentre, solo nei proissimi mesi, molte altre offerte dovrebbero arrivare sul suolo francese. Quali club si concentreranno sui tornei di poker? E' questa la domanda che gli appassionati ed esperti francesi si stanno facendo negli ultimi mesi visto che poco si è mosso nei primi 8 dell'anno.

In effetti dal 13 settembre 2018, ha aperto solo una room: il Paris Elysees Club che offre solo alcuni tavoli cash game ai limiti alti e nessun torneo.

A dicembre dovrebbe aprire le sue porte l'Imperial Club Paris nel 13 ° arrondissement e lì ci saranno 5 tavoli da poker ma solo cash game. In quella zona anche il progetto del gruppo Rainbow potrebbe non soddisfare le esigenze degli affezionati del Texas Holdem in modalità torneo.
Tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019, la luce dovrebbe provenire dal gruppo Barrière con il suo club di gioco al 104 Avenue des Champs Elysées. Circa venti tavoli saranno dedicati al poker. E lì, sì, ci saranno i tornei anche se i numeri non consentiranno di ospitare Ept, Fps, partypoker Live e altri format in grado di ospitare centinaia di players.
All'inizio del 2019, un altro posto dovrebbe attirare giocatori di poker, il futuro club del gruppo Ardent che verrà aperto nel 16 ° arrondissement di Parigi. Anche qui ci dovrebbero essere venti tavoli da dedicare al poker e quindi tornei.
Per quanto riguarda il futuro club del gruppo JOA, situato in rue Royale e che dovrebbe aprire nel 2019, i ben informati già dicono che ci saranno poche possibilità che i tornei siano organizzati: questi format non sono proprio nel Dna del gruppo.
Sempre interessato ad aprire uno stabilimento, sarebbe Frédérique Ruggieri, ex proprietario del Casino Gujan, secondo le indiscrezioni raccolte da PokerPost. Il suo progetto non è ancora stato ufficialmente convalidato dalla Commissione del gioco.
E Partouche? Pare che tutto taccia nel gruppo che ha dominato il settore per tanti anni. Strano, no? Ora che i circoli sono legali la Francia “dorme” e così i grandi gruppi. Pmu, Winamax e altri? E con la liquidità condivisa? Tutto così fermo? No, non è possibile.

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