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Iagr, Amble: 'Blocco dei pagamenti strumento complesso ma efficace'

17 settembre 2018 - 14:53

Lo strumento dell'interruzione dei pagamenti verso i siti di gioco non autorizzati rappresenta è un obiettivo di molti paese: a spiegarne pregi è difetti a Copenaghen è il regolatore norvegese.

Scritto da Alessio Crisantemi

Copenaghen – Per combattere il gioco illegale in rete, alcuni paesi hanno introdotto il sistema del blocco dei pagamenti verso le società di gioco non autorizzate ad operare in quello specifico stato. Una misura sulla quale si è dibattuto molto, in passato, essendo stata indicata anche tra le raccomandazioni emerse dallo studio del settore operato dalla Commissione Europea attraverso il Libro Bianco sul gioco online. Ma sul tema è sempre regnato un certo scetticismo (per esempio, anche in Italia, che non ha mai adottato una misura simile), per via dell’enorme sforzo che viene richiesto da una gestione di questo tipo a causa della difficoltà di rincorrere i siti di gioco illeciti ed individuare i conti sui quali si appoggiano per operare. Ma il tema è decisamente attuale e tutt’altro che superato. E, non a caso, viene discusso alla Conferenza di Iagr a Copenaghen. 

A spiegare pregi e difetti di questo strumento di contrasto alle attività illecite, in particolare, è Silije Saegrov Amble della Norwegian Gaming and Foundation Authority, illustrando l’esperienza norvegese e mettendo in luce le peculiarità di questa misura. Secondo la norvegese, “si tratta di una misura dal duplice scopo che mira alla tutela del mercato e a quella dei consumatori” e di “uno dei tanti strumenti diversi e aggiuntivi per migliorare l’efficacia dell’azione dei regolatori e che possono completarsi tra loro a vicenda”. Sottolineando però che si tratta di “uno strumento utile per ogni giurisdizione, indipendentemente dalla regolamentazione, perché tutti abbiamo un marchio da proteggere”.
Inoltre “le nuove aziende devono ragionare in modo consapevole se vogliono offrire i loro giochi online in Norvegia”.
Nonostante questo, però, ci sono delle difficoltà pratiche ed oggettive con le quali devono fare i conti i regolatori nell’adottare una soluzione di questo tipo, che vengono messe in luce da Amble. Nonostante questi fattori critici, tuttavia, il blocco dei pagamenti può considerarsi una misura di successo, per varie ragioni: “Prima di tutto, perché permette di conoscere il mercato e il modo in cui il gioco d'azzardo e il pagamento funzionano nella pratica: e questo è senz’altro un requisito per avere successo nella regolamentazione del mercato”. Inoltre si può “aumentare la consapevolezza di quelle che possono essere le conseguenze del gioco illegale”. “Le società di gioco che decidono di seguire il regolamento sono in grado di farlo” mentre “i prestatori di servizi di pagamento possono avere un'attività legale in un settore diverso dal gioco d'azzardo nella stessa giurisdizione e il blocco dei pagamenti sarà un successo quando è in grado aggirare alcuni escamotage operatori dalle società illecite”.
Tra i “contro” che si individuano nell’adozione di questa misura: “molte società di gioco e i fornitori di servizi di pagamenti trattano ancora le transazioni di gioco nella giurisdizione dove sono stati esclusi. Inoltre il regolamento deve essere seguito da vicino da parte dell'Autorità di gioco per essere efficace: è sempre necessario fornire costantemente e per un periodo di tempo risorse e occorre garantire di avere informazioni aggiornate sui numeri di conti correnti utilizzati per il gioco d'azzardo da parte di operatori senza una licenza, per poter interrompere le operazioni di pagamento, e questo richiede un grande dispendio di risorse”. 
Tra le conclusioni raggiunte nel panel, si suggerisce di adottare “un tool per ogni tipo di giurisdizione, perché tutti hanno un mercato da proteggere: si approfondire la conoscenza del mercato sulle transazioni di pagamento, di puntare sull’informazione e sul dialogo sulla regolamentazione e le sue conseguenze”.
In effetti, nonostante le difficoltà operative, il regolatore norvegese conta di aver bloccato le transizioni contro tutti i siti di gioco illegali che operano in Norvegia entro il 2020.

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