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Poker King e altre app mobile a soldi veri chiuse dal governo cinese

31 ottobre 2018 - 11:19

Il governo cinese continua nella lotta contro il poker online e chiude altre app Texas Hold'em a soldi veri. 

Scritto da Ca

Solo un paio di mesi dopo aver costretto il gigante tecnologico Tencent a chiudere la sua popolare app Texas Hold'em, il governo cinese continua nella sua lotta al poker online.
L'ultimo a cadere vittima della dura posizione di Pechino sul gioco d'azzardo è un certo numero di app per il poker mobile, che offrono ai cinesi giochi con denaro reale. Il più grande operatore interessato è Poker King, che ha registrato anche fino a 50 milioni di yuan (7,1 milioni di dollari) in scommesse giornaliere tra le piattaforme Android e IOS.
Pare che la lotta sia ad una serie di contenuti online giudicati "inappropriati" a difesa di 700 milioni di utenti, un mercato pazzesco che, però, difficilmente si fermerà di fronte ad un ban online in una tecnologia che per natura si definisce libera e lo è per davvero.

Il rischio, come al solito, è che si generi un volume di fatturato illegale ancora più grande. Ma Pechino non lo capisce e questo non stupisce se persino un Paese evoluto come l'Italia stava prendendo quella piega e, intanto, ha prodotto il Decreto Dignità.
In ogni caso dietro a questa storia ci sono anche altre ragioni. Come le accuse di corruzione all'ex capo dell'amministrazione del ciberspazio della Cina, Lu Wei che si è dichiarato colpevole. L'ex vice sindaco di Pechino ha guidato l'accusa ideologica mentre il governo ha iniziato a censurare i siti di social gaming, ma è stato espulso dal Partito Comunista all'inizio di quest'anno tra accuse di aver accettato la corruzione e abusato del suo potere.
Macao è l'unico posto in Cina dove il gioco d'azzardo in stile casinò è legale, tuttavia, il più grande mercato del gioco d'azzardo del mondo ha visto una crescita lenta recentemente, con settembre che segna il mese peggiore per i casinò negli ultimi due anni.
Ma nonostante una guerra commerciale in corso e una crescita più lenta, Macau continua a tenere il passo per diventare presto la giurisdizione più ricca del mondo, con un PIL pro capite di circa 143.000 dollari entro il 2020.

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