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Romania: le poker room pagheranno le tasse già dal 2018, è crisi totale

03 gennaio 2019 - 07:17

Romania, la sovrattassa sul fatturato si pagherà anche in maniera retroattiva: la mazzata per le room ma anche per banche, enti sociali, gas e luce. 

Scritto da Cesare Antonini

Un 2 percento netto di sovrattassa sul fatturato delle società di gioco d’azzardo con una crisi pazzesca per il poker online e gli altri verticali, anche nella versione dal vivo. Abbiamo già parlato della crisi del gambling in Romania ma la questione sembra decisamente più complessa ma, come al solito, il gioco legale viene utilizzato come bancomat dal Governo. Solo che gli aumenti italiani sembrano una bazzecola rispetto a quello che dovranno pagare le società di gioco. Ma l’esecutivo rumeno continua a testa bassa aumentando anche altri costi per i cittadini perché pare che i conti della legge di bilancio rischiano di non tornare neanche con pesanti vessazioni.

Anche alcuni esperti interpellati dagli addetti ai lavori rumeni hanno segnalato che l’aumento delle tasse non frutterà i soldi sperati: l’aumento del 2% sul fatturato che toccherà anche a prezzi come gas, luce, ma anche per gli enti sociali e per le banche, potrebbe costare 1 miliardo di euro, il 0,5% del Pil della Romania, allo Stato in questione. Ennesima dimostrazione che non è con aumenti di tasse ad alcuni settori tra l’altro produttori di soldi freschi per l’erario e di posti di lavoro, che si fanno quadrare i conti e si risolleva l’economia.

Gli effetti dell'ordinanza sull'economia sono stati analizzati e discussi ma non sembrava essere così malvagia la manovra che è stata poi varata con un colpo di teatro. 888 Holdings ha annunciato di voler rimanere nel mercato ma la base imponibile è per l’esercizio finanziario del 2018. Questo significa che le imprese dovranno pagare somme considerevoli . Ad esempio, come calcola PokerNews, Superbet avrebbe già dovuto circa 30 milioni di euro nel 2018, NetBet 10 milioni, Unibet circa 18 milioni e così via - ogni operatore sarà in rosso nel 2018, con un importo di circa 3,5 volte profitti registrati.
Ora significa che in questi giorni le room e tutte le società di gioco potrebbero chiudere le attività. Il mercato era stato regolato nel 2015 e dopo meno di 3 anni di attività rischia di chiudere i battenti generando un danno all’economia rumena di oltre 1 miliardo di euro.
Questo genererà un aumento dell’offerta illegale anche se i giocatori che cercano di aggirare la legge rischiano punizioni e multe spaventose. Ma sarà difficile non arginare un mercato selvaggio anche se qualche operatore dovesse riuscire a rimanere in piedi con rake irreale per i players.
Secondo alcuni esperti queste misure sono solo una misura tampone e l’economia e il mercato potrebbero dire la verità costringendo il Governo ad un passo indietro. Sarà troppo tardi in quel momento?

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