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New Jersey: poker online a rischio anche nella liquidità condivisa

07 febbraio 2019 - 09:57

Tutta colpa del Wire Act: la nuova interpretazione mette a rischio il poker online del New Jersey e la liquidità condivisa con Nevada e Delaware. 

Scritto da Cesare Antonini

E’ davvero incredibile l’instabilità delle regolamentazioni sul gioco d’azzardo in tutto il mondo. Ora a rischiare di brutto sono anche le poker room del mercato del New Jersey che, invece, sembravano poter avere una sostenibilità e una longevità discreta. Ma cosa sta succedendo? 

I siti di poker del New Jersey sono riusciti a ricavare entrate per 21,3 milioni di dollari l'anno scorso. Questa cifra rappresenta una riduzione di $ 3 milioni rispetto alle cifre del 2017.

Infatti, $ 21,3 milioni sono $ 2,5 milioni in meno rispetto al precedente volume del mercato nel 2015. Naturalmente, nel 2015 c'erano anche solo due reti attive, e PokerStars era ancora ad un anno dall'ingresso sul mercato.

Due anni dopo, solo un concessionario nel New Jersey sta guadagnando profitti nel poker online. Non è nemmeno PokerStars - è la licenza di Caesars che propone due brand, Wsop e 888.

Sorprendentemente, PokerStars non è nemmeno il più alto guadagno del New Jersey. Nonostante i milioni di soldi del marketing investiti nello stato, il leader mondiale è scivolato al secondo posto nel Garden State. 

Forse la parte più preoccupante del risultato del 2018 è che non sembra aver giovato neanche la liquidità condivisa: i giocatori di poker del New Jersey si sono combinati con giocatori del Nevada e del Delaware per formare una pool che sembrava poter dare risultati decisamente migliori. Nella migliore delle ipotesi, le entrate del poker sono rimaste approssimativamente a livelli da allora e sono scese al di sotto di $ 1,8 milioni in ciascuno degli ultimi quattro mesi dell'anno.

E a complicare tutto potrebbe essere la nuova interpretazione del Wire Act da parte del Dipartimento di Giustizia (DOJ) che ha emesso un parere a gennaio sul fatto che il documento che proibisce le scommesse su dispositivi elettronici in contesti specifici, influisce in realtà su tutto il gioco d'azzardo online. Sembra andarsi a chiudere quello spiraglio normativo dove, in base ad una corretta interpretazione, ci si era buttati per regolamentare il mercato del poker online. 
Se Stato per Stato ancora qualche carta da giocare contro il Wire Act c’è, per l’accordo condiviso il rischio è quello di veder saltare uno dei passi storici del mercato del poker online Usa e internazionale. 
Dall’altro lato ci sono gli operatori che potrebbero anche stancarsi di spendere risorse per mantenere una tale iniziativa a basso profitto. Dal loro punto di vista, ci sono usi molto migliori di tempo e denaro rispetto al poker online nel New Jersey. Ad esempio nei casinò online i cui dati, invece, parlano di ben altre somme e altri trend di crescita. 
Ecco una panoramica dei siti attivi e dei network del New Jersey:
Borgata Poker network
Borgata Poker
playMGM Poker
partypoker
Pala Poker
 
Caesars - WSOP network
WSOP.com NJ
888 network
888 Poker NJ
 
Resorts
PokerStars network
PokerStars NJ
 
Tra i titolari di licenza che ospitano il poker, Borgata è il più debole dei tre. I quattro siti o skin che operano sulla rete di Borgata hanno faticato a guadagnare $ 400.000 al mese dall'introduzione del multi-state compact. Saranno i primi a mollare? Intanto Mgm rilancia anche nelle app online in Pennsylvania investendo ben 4 milioni di dollari di licenza. Poi bisognerà capire gli indici di redditività e forse la decisione che tutti cercano di scongiurare potrebbe invece essere dietro l’angolo. 

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