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Il poker live al centro del 2021 del Grand Casino Liechtenstein e il boom del gambling nel principato

08 gennaio 2021 - 10:02

Il Covid-19 ha fermato subito le operazioni dopo l'inaugurazione ma per il 2021 il Grand Casino del Liechtenstein si candida come top location per il poker live. 

Scritto da Cesare Antonini

“Sapevamo già di puntare sul poker e dallo scorso anno, a dicembre, avevamo appena sei tavoli: aadesso possiamo arrivare almeno fino a 70 con la possibilità di puntare nel futuro all'organizzazione di grandi tornei dal vivo di livello internazionale”. E chi meglio di lui che l'ha già fatto, facendo esordire con l'European Poker Tour qualche anno fa in una location come Malta, può permettersi di lanciare questa promessa e anche di mantenerla? Stiamo parlando di Eros Ganzina, direttore dei giochi Grand Casino del Liechtenstein, nella sede di Bendern. L'uomo giusto al posto giusto anche se il Covid-19 non ha di certo favorito i piani della società che l'ha voluto per gestire i games e, appunto, il poker live. Crisi sanitaria mondiale, ok, ma l'inaugurazione dei primi di dicembre non è stata affatto rinviata.

Ganzina spiega la storia della room e del casinò: “Da quando sono arrivato qui l'idea era già quella di puntare sul poker dal vivo, cash game e tournament, ovvio – racconta il direttore giochi – la proprietà ha rilevato questa ex clinica medica e l'ha sventrata totalmente ripensandola in un casino su tre piani. La room parte con venti tavoli già operativi per il cash game tutte le sere. Tuttavia c'è una sala adiacente dedicata agli eventi dove si possono piazzare diverse decine di tavoli, fino a 70 e forse qualcosa in più è pensabile nella struttura. Per questo pensiamo di poter riuscire a fare cose ottime”.

L'obiettivo è quindi quello di portare tornei di poker molto importanti, circuiti internazionali? “Si parla già di fare qualcosa di questo tipo ma ci vogliono una serie di condizioni particolari da assicurare per organizzare eventi di un certo livello – spiega Ganzina – e mi riferisco all'accomodation, ai servizi e alle fee da poter condividere con qualche organizzatore esterno titolare di brand importanti”.

Come è andata dall'inaugurazione del primo dicembre 2020? “La sala è veramente il top con dei tavoli meravigliosi. Siamo partiti bene con 5 tavoli e iniziamo a raggiungere i 10 con diversi livelli fino ai più alti sia No Limit Hold'em che Pot Limit Omaha – analizza Ganzina – ma abbiamo l'Austria chiusa e poi (mentre intervistiamo il direttore, prima di andare in stampa, ndr), dobbiamo capire cosa decide anche il governo del Liechtenstein visto che il Covid-19 colpisce tutti indistintamente. Ma se siamo aperti e intorno tutto è più o meno chiuso, i volumi sono piuttosto importanti. Quando si tornerà alla normalità credo che i numeri cresceranno anche se uno dei primi weekend di dicembre eravamo il casinò più busy d'Europa con 800 giocatori in sala il sabato e anche negli altri giorni. Molto ha contribuito proprio l'apertura del terzo piano e alcune sere eravamo gli unici ad avere un tavolo francese nel giro di 500 km”.

Un casinò assolutamente da vedere e le foto già regalano ottime sensazioni: “Come detto è un ex clinica privata e la cosa curiosa è che la proprietà ha mantenuto 20 vecchie camere di pazienti trasformandole in camere d'hotel”.

Ma tranquilli, basta dare uno sguardo a sito o pagina Facebook per capire che stiamo parlando di qualcosa da non perdere: “Sono poche ma sono nostre e le dedichiamo a tutti i nostri clienti che possono godere di una vera e propria logica resort con tutti i servizi a portata di mano. Tuttavia – spiega ancora il 'Cicerone' Ganzina – proprio a due passi c'è un altro hotel e la zona è servita molto bene”.

Obiettivi ambiziosi, altrimenti non staremo parlando con l'ex direttore del Portomaso di Malta, del Casino di Venezia e poi manager di Novomatic prima di approdare nello stato dorato del Liechtenstein: “I dati sono già ottimi e abbiamo già superato i volumi di Sanremo ma il nostro obiettivo è quello di centrare livelli di fatturato molto interessanti – non si sbilancia il direttore giochi -  il poker live? In vista non ci sono tornei a breve termine ma per il 2021 crediamo di poter offrire qualcosa di importante. L'obiettivo è quello di arrivare a 1 milione di euro garantiti ma sarà un percorso graduale, si parte gradualmente per poi vedere come si adatta la struttura e come reagisce la location. Va detto che, in questo momento, non abbiamo grossi problemi, i players vengono da soli e il livello di gioco è già molto alto”.

Il poker manager è Yalcin Dündar ed è stato tra i creatori della room in questione: “Viene dal mondo Ept e ha moltissima esperienza, prima come dealer, poi come floorman e quindi come manager. Possiede tanta conoscenza in questo verticale. Io sto aiutando tutti i giochi a crescere grazie alla mia esperienza internazionale e sto cercando di capire con il mio staff come poter organizzare il tutto a livello logistico e pianificare tutto”, conclude Ganzina.

Dalla clinica Medicnova a tre piani di gioco - All'apertura è apparso chiaro che il nome "Grand Casino" non fosse solo una frase vuota. Nessuno poteva immaginare appena tre mesi fa che i due piani superiori della clinica privata Medicnova, diventassero un casinò a tre piani grazie ad un'elegante scala che collega tutti i livelli della casa da gioco. Un totale di 15 tonnellate di materiale hanno dovuto lasciare il posto agli interni del casinò. Ora il visitatore trova ben 14 tavoli da gioco d'oro: 4 per la roulette, 4 per il Black Jack, Ultimate Hold'em o Punto Banco e 6 per il poker. Le 262 macchine offrono i giochi più recenti e i migliori sul mercato. Finora gli ospiti sono stati intrattenuti dai 110 dipendenti su oltre 3mila metri quadrati di gioco. I seimila metri quadrati in più prevedono l'ampliamento del terzo piano con i 20 tavoli da poker e la possibilità di salire fino a 70 postazioni per offrire i tornei live più importanti a livello internazionale.

Il big bang del gioco: da zero a sei case da gioco in sette anni - In effetti, pensandoci bene, non è che il Liechtenstein e le sue sale da gioco siano proprio posizionate perfettamente nel mercato dei casinò d'Europa. E infatti il proliferare delle sale in questo principato lungo appena 25 km e compreso tra Austria e Svizzera, quindi posizionato geograficamente in maniera perfetta come narra anche la sua storia, è causa di un errore giuridico avvenuto solo nel 2013. Ma cosa accadde? Il principato aprì un bando di gara al quale parteciparono sia Casinos Austria che Novomatic. Ma tra i due litiganti la spuntò un cittadino molto facoltoso che ha complicato tutte le procedure. Cambiò poi anche la parte tecnica del bando e si innescò una vera e propria guerra legale tra le società partecipanti. Il principato, alla fine, si è visto costretto a cambiare il framework normativo per le case da gioco passando dal regime concessorio a quello autorizzativo, molto più semplice, come aprire un bar. Alla fine il “terzo litigante” si è tirato fuori e Casinos Austria e Novomatic hanno aperto due case da gioco. I numeri sono stati subito ottimi, il doppio di un casino svizzero o italiano.
Poi Casinos Austria ne ha aperto un altro ancora e Novomatic sta chiudendo le pratiche per partire con un'altra casa da gioco.
Ma a dare un altro boost al live gaming del Liechtenstein è stata Apex Live Gaming che ha investito tantissimo nella struttura del Grand Casino di Bendern che, come racconta il direttore giochi Ganzina, ha aperto anche un terzo piano e una poker room grandissima destinata ai grandi eventi.
E, per finire, forse, è in arrivo anche un sesto casinò del gruppo tedesco Schmidt che produce Awp e altri giochi e anche una settima sala gioco. Mica male per un principato lungo appena 25 chilometri e di 160 chilometri quadrati.

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