Il poker online in Portogallo è cresciuto nel secondo trimestre, fino all'89% su base annua, ma è successivamente crollato nel terzo trimestre, scendendo del 10%, come mostrano gli ultimi dati rilasciati dal regolatore.
I due trimestri, rilasciati insieme dal regolatore all'inizio di questo mese, tracciano un mercato che ha goduto di un'enorme prima metà fino al 2020 durante il blocco iniziale del coronavirus, ma non si è esteso alla seconda metà.
I dati del terzo trimestre mostrano che i due operatori del mercato, PokerStars e 888poker, hanno generato solo € 2,8 milioni di entrate combinate, il trimestre più basso dall'apertura del mercato quattro anni fa.
Meglio il betting, complice la ripresa delle manifestazioni sportive. Non a caso i mercati di sportsbetting si sono completamente ripresi nel terzo trimestre del 2020 e suggeriscono che gran parte della spesa dei giocatori è tornata dal poker a questo verticale. Un fatturato di 42,5 milioni di euro significa che è stato fatto più denaro dalle scommesse sportive online rispetto a tutti i giochi da casinò, compreso il poker, messi insieme.
E, non a caso, tra i giochi da casinò, i titoli di slot continuano a dominare, generando però 29,3 milioni di euro di entrate nel terzo trimestre, in crescita di oltre il 50% anno su anno. Il secondo trimestre ha fissato un picco di mercato di 30,5 milioni di euro.
Le slot, quindi, rappresentano il 70percento del mercato dei casinò online ma, come detto, è inferiore rispetto alle scommesse. Dati totalmente differenti dall’Italia che vedono volare nella raccolta online proprio i giochi da casino, dalle slot ai table games di tutti i tipi.
Per il poker, purtroppo e nonostante la liquidità condivisa di alcuni operatori con Spagna e Francia, si paga la presenza di pochi operatori e i numeri bassi della popolazione che, seppur banalmente, influiscono su un gioco di massa come l’hold’em e le sue varianti.