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Il Wire Act non viene impugnato, il poker online Usa non ha più ostacoli

23 giugno 2021 - 16:41

Finisce la telenovela Wire Act col Dipartimento di Giustizia degli Usa che ha lasciato cadere i termini per impugnare la norma e il poker online può tornare a vivere. 

Scritto da Ca

Come previsto, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (Doj) ha lasciato scadere il termine per impugnare la decisione sul caso di interpretazione del Wire Act e ha posto fine a una lunghissima vicenda iniziata nel 2019 e che rischiava di frenare in maniera problematica lo sviluppo del poker online Usa in altri Stati e tra quelli che stavano condividendo e pensando di allargare la liquidità condivisa.

Il Doj decise di invertire l'interpretazione del Wire Act e vietare, oltre alle scommesse sportive, tutte le forme di gioco d'azzardo interstatale nel paese. Questa decisione causò la sospensione della liquidità condivisa negli Stati Uniti e ha persino messo in discussione la partecipazione dei giocatori del New Jersey agli eventi online delle World Series of Poker 2019.

La New Hampshire Lottery Commission (NHLC), colpita negativamente da questa decisione, ha intentato una causa contro questa interpretazione e, dopo diversi ritardi, la corte federale ha giustificato la commissione consentendo le lotterie interstatali, che costituiscono un precedente fondamentale per il poker online.

Il caso ha raggiunto la Corte d'Appello del Primo Circuito degli Stati Uniti, che ha nuovamente concordato con la NHLC e poi ha formalizzato tale decisione nel marzo di quest'anno. Il DOJ aveva 90 giorni per impugnare la decisione, ma il termine è scaduto nella giornata di martedì 21 giugno. Il che significa che il caso è chiuso

La chiusura di questo caso apre nuove porte al poker online, il che potrebbe significare una crescita del gioco negli Stati Uniti. Diversi stati che regolavano il gioco d'azzardo ma erano segregati dalla liquidità condivisa tra Nevada, New Jersey e Delaware possono ora unirsi e fornire un pool di giocatori più ampio, che si rifletterà nei premi e nelle promozioni degli operatori. E come sempre amiamo dire, un aumento del movimento in generale non potrà che avvenire.

Per adesso la Pennsylvania è lo stato più popoloso che ha legalizzato il poker online e anche il più desiderato da invitare nel Multi-State Internet Gaming Agreement (MSIGA) per condividere la liquidità nel poker online. Wsop.com che utilizza il software 888poker e che ha già un pool di giocatori condiviso tra Nevada, New Jersey e Delaware ha già l'approvazione della licenza in questo stato. La risoluzione di questo caso potrebbe accelerare il processo in tempo per consentire ai giocatori della Pennsylvania di partecipare alle Wsop Online a partire dal 1° luglio.

Il Michigan ha già regolamentato il poker online e già contempla per legge la possibilità di condividere la liquidità nel poker online. Questo stato è anche in prima linea nell'adesione a MSIGA il prima possibile. PokerStars, il network partypoker e WSOP.com/888poker sono tutti in attesa di mettere insieme i loro pool, sebbene PokerStars non offra giochi in Nevada.
Più indietro in questo processo c'è il Connecticut, che ha recentemente approvato la legge per regolamentare il poker online. Ancora senza alcuna sala da poker operativa, questo stato potrebbe vedere in MSIGA una buona opportunità per questo gioco, in quanto ha una popolazione ridotta rispetto ad altri stati.

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