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Wsop, secondo Matt Glantz servono garanzie per i giocatori

03 agosto 2021 - 10:54

L'allarme di Matt Glantz sui controlli in occasione delle Wsop. Condivisibile la preoccupazione del noto giocatore secondo cui 'nessuno vorrebbe stare per ora chiuso in una sala con persone non vaccinate'.

Scritto da Redazione GiocoNews
Wsop, secondo Matt Glantz servono garanzie per i giocatori

"Servono garanzie. Nessun giocatore che conosco vorrebbe stare seduto per un giorno intero con centinaia di persone che non sono vaccinate". A lanciare l'allarme è Matthew "Matt" Glantz, storico giocatore di poker statunitense noto per le sue performance alle World Series of Poker e ad altri tornei di poker, piazzamenti importanti che, dal 2005 ad oggi lo hanno portato a vincere in totale quasi 3,7 milioni di dollari.

Matt Glantz ha spiegato il suo pensiero con un tweet nel quale sottolinea che "le  Wsop hanno bisogno di prove rigorose prima di consentire la registrazione a qualsiasi evento". Se infatti, come spiega Glantz, "è una scelta personale quella di farsi vaccinare o meno", è anche vero che i giocatori non possono essere costretti a rischiare. "Non conosco nessun giocatore che voglia stare seduto in una stanza tutto il giorno e tutta la notte con centinaia di persone che magari non sono vaccinate. Non avrebbe senso".

Il tema sollevato dal campione è significativo. Giusto imporre il green pass, o comunque una certificazione analoga, per le Wsop? Prima di qualsiasi altra considerazione occorre ricordare che alcuni di questi tornei possono anche arrivare ad attirare anche 3-4mila persone al giorno. Un pubblico imponente che se non controllato potrebbe mettere a rischio la salute (e la vita) di chi partecipa ai tornei internazionali di poker, e in particolare a quello di Las Vegas, che assegna il titolo di campione del mondo.

La 52esima edizione delle Wsop, che quest'anno si svolgeranno dal 30 settembre al 23 novembre 2021, dovrebbe vedere un ritorno alla normalità, dopo l'edizione 2020 che, condizionata dal Covid-19, si è svolta in gran parte online e in parte in presenza, con appuntamenti separati per i giocatori in base alla zona del mondo di provenienza.

C'è da dire che sull'edizione 2021 aleggia ancora molta incertezza. A circa due mesi allo shuffle up and deal delle World Series of Poker, pochi hanno la sicurezze di poter volare fino a Las Vegas e, in generale negli Usa. E sono già tanti i players che hanno bloccato voli, ville e anche hotel, che si stanno preoccupando notevolmente.

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