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Massachusetts: rivolta dei giocatori contro chiusura poker room

05 agosto 2021 - 14:53

I regolatori del gioco del Massachusetts sono inondati di lamentele di giocatori di poker infuriati che vogliono sapere quando riapriranno le sale da poker dello stato.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Massachusetts: rivolta dei giocatori contro chiusura poker room

Ormai sta diventando una sorta di telenovela quella del poker (non più) "live" nel Massachuttes. Secondo un rapporto del Boston Herald, la Gaming Commission locale sta ricevendo fino a 50 reclami al mese su quando si potrà tornare a giocare a poker sul territorio. Un numero anomalo, spropositato - tenendo conto che l'agenzia di regolamentazione di solito riceve circa un decimo di richieste e su questioni di vario genere - ma che certifica quanto sia diffuso e ancora vivo il fascino del Texas Hold'em nello Stato americano. Peccato però che da troppo tempo non è più possibile giocarci, a causa di restrizioni e ristrettezze, dovute dalla pandemia. Come abbiamo già raccontato nei giorni scorsi, quando il governatore Charlie Baker ha permesso ai tre casinò fisici dello stato di riaprire nel 2020, i regolatori si sono rifiutati di consentire ai clienti di giocare a giochi da tavolo come craps, roulette e poker. Fermando completamente il gioco del poker. Lo scorso marzo, però, quei regolamenti sono stati allentati e la commissione ha permesso di distribuire i giochi da tavolo, ma con non più di quattro giocatori contemporaneamente.

Quando sono state rilasciate le nuove regole, Mgm Springfield ed Encore Boston Harbor, i due casinò con sale da poker in Massachusetts, si sono rifiutati di riaprire le loro room con un tetto massimo così limitati di giocatori. Peccato però che anche due mesi dopo, quando tutte le restrizioni sono state rimosse, nessuna delle due strutture ha riaperto la propria poker room.
E non pensano neppure di farlo prima del prossimo anno, con i rappresentanti dei casinò che hanno affermato che probabilmente prenderanno una decisione entro l'inizio del 2022.
"Stiamo continuando a monitorare le esigenze del poker e se lo riporteremo indietro", ha detto il direttore della compliance di Mgm Springfield, Daniel Miller, a una pubblicazione locale al momento della rimozione delle restrizioni. “Anche noi abbiamo deciso di prendere una decisione entro o intorno al 31 dicembre”.
In una recente udienza, Jacqui Krum, vicepresidente senior e consigliere generale di Encore Boston Harbor, aveva dichiarato ai regolatori che l'area in cui si trovava la sala da poker è ora dove si trovano "alcune delle nostre slot machine più performanti". Spiegando quindi che le room sono state riconvertite in altri business, probabilmente più redditizi. Anche per una questione di costi di personale. Come noto, infatti, e come ricordato dallo stesso Krum, data l'attuale carenza di manodopera, la proprietà ha avuto problemi ad assumere abbastanza dealer, cassieri e altro personale del casinò necessario per gestire una sala da poker. Quindi riaprire il poker vorrebbe dire ridurre le offerte di altri giochi da tavolo come blackjack e craps, quando gli altri giochi da tavolo sono oggi una fonte di entrate maggiore per il casinò rispetto al poker.
Ecco quindi che, oltre alla pandemia, a spingere verso questo tipo di decisione è anche la crisi generale del poker live, che sembra aver perso la magi di qualche anno fa. Non per tutti, evidenemten, tenendo conto dei tanti reclami che stanno arrivando al regolatore.

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