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Japan Open Poker Tour, è boom con 6mila entries ma i soldi non sono cashabili

25 maggio 2021 - 07:00

Boom del poker live in Giappone ma c'è il limite dei premi e della tassazione con i players che potrebbero fuggire all'estero.

Scritto da Ca

Un record di circa 6mila entries e, dalle foto che produce l’organizzazione, le mascherine vengono indossate ma si gioca in tavoli full ring senza alcun divisore in plexiglass e con distanze tra le sedute non proprio a norma secondo le indicazioni europee e americane. Ma non siamo qui a fare i virologi bacchettoni, anzi. Meglio così per il Japan Open Poker Tour (JOPT) che ha concluso la sua più recente serie live all'inizio di questo mese al Port Hall di Takeshiba, Tokyo, con un record di 5.989 iscritti in tutti gli eventi.

Il programma dell'evento combinava due eventi che erano stati precedentemente posticipati a causa del Covid-19, con il Gran Finale della Stagione 19 JOPT e la Stagione 20 JOPT offerti insieme. Il programma conteneva due main e 31 side event tra cui No-Limit Hold'em e Pot-Limit Omaha, ma anche mixed game come H.O.R.S.E., Badugi / 2-7 Triple Draw Mix e altro ancora.

Entrambi i field del Main Event richiedevano ai giocatori di qualificarsi tramite satelliti live nelle sale da poker in tutto il Giappone o qualificazioni online tramite GGPoker, che ha annunciato la loro sponsorizzazione con il JOPT il mese scorso.

Yuta Aikawa ha battuto un field di 396 iscritti per diventare il campione della Stagione 19: Grand Final, portando a casa un contratto del valore di $ 21,860. Per quanto riguarda il Main Event della Stagione 20, Toshiya Ishikawa ha superato un field di 507 giocatori e ha vinto un contratto per i giocatori del valore di $ 31,020, il più grande premio della serie.

Inutile elencare tutti i vincitori dei side come riporta l’organizzazione che ha sponsorizzato alcune news, ma il tema importante è che il poker in Giappone sta prendendo assai piede. E questo potrebbe accadere sia per il boom del gioco stesso sia per un altro motivo piuttosto valido: in Giappone, i montepremi in denaro reale per il poker non sono legali. Invece, i giocatori di poker competono per questi contratti come quelli offerti dal Jopt, che consentono ai vincitori dei tornei di partecipare a tornei all'estero come le Wsop o altri eventi a piacimento. Una specie di mega satellite, quindi, ma che non può soddisfare un player che un giorno potrebbe trovarsi costretto a dover spendere 100mila dollari in tornei. Ma, tant’è: allo stato attuale, i giocatori di poker giapponesi non hanno altra scelta che giocare nei tornei nazionali e, sfortunatamente, altri eventi live in tutta l'Asia non sono ancora ripresi completamente.

Da verificare, poi, la situazione della tassazione ai players che dovessero rientrare nella madre patria con somme di danari a sei o sette cifre. All’estero potrebbero incassare cash sostanziosi ma bisognerà poi capire proprio questo risvolto affatto secondario.
In ogni caso la notizia che il poker stia vivendo una crescita esplosiva in Giappone negli ultimi tempi con YouTube e i social media, rendendo più facile che mai per i giocatori imparare a giocare e partecipare ai tornei è davvero meravigliosa.
E c’è già l’attesa per la prossima serie JOPT che sarà la stagione 20: Grand Final, e si terrà dal 21 al 24 luglio.

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