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Allarme poker online Usa: il 15 aprile 2019 il Wire Act può entrare in vigore

31 gennaio 2019 - 09:23

Rich Muny, ex presidente della Poker Players Alliance scende in campo per paura della nuova interpretazione del Wire Act. 

Scritto da Ca

L'ex presidente di Poker Players Alliance e lobbista del settore, Rich Muny, ha invitato i media e i giocatori a dare l'allarme: l'industria americana di iGaming si trova ad affrontare sfide critiche alla luce della nuova interpretazione del Wire Act. I requisiti di conformità e le minacce di imposizione alle banche e ai regolatori statali saranno "talloni d'Achille" per l'industria del poker online regolamentata, avverte l'attivista veterano.

L'ex dirigente Ppa ha recentemente contattato giocatori, media e fan degli Stati Uniti per lanciare una nuova campagna mediatica per contestare le nuove restrizioni governative che potrebbero incidere in modo critico sul futuro e sulla liquidità condivisa in tutta la nazione.

"Continuo a sentire i giocatori di poker comportarsi come se non fosse niente. Proprio come quando Uigea era diventata legge e pochi mesi dopo accaddeil Black Friday. Credo ci siano almeno due talloni di Achille: regolatori e banche", spiega Muny che continua: "I regolatori non ignoreranno semplicemente il Dipartimento di Giustizia. E le banche non elaboreranno transazioni che ritengono illegali ai sensi del Wire Act, anche se soddisfano la lettera di Uigea".

Intanto la Sezione Organizzata di Criminalità e Gang (OCGS) dell'USOJ è stata informata di approvare e applicare ufficialmente la nuova interpretazione della Federal Wire Act del 1961. E ci sarebbe già la data di inizio e di entrata in vigor del provvedimento: 15 aprile 2019.

La prospettiva di salvezza sembra essere, purtroppo, nei tribunali: "Prevedo che gli stati andranno in tribunale per ricorrere contro l'interpretazione e spero che i tribunali facciano la cosa giusta, ma possiamo aspettarci che anche Adelson stia già lavorando per quello", prosegue Muny.
Intanto Muny vuole lanciare questa campagna mediatica, questa protesta organizzata di giocatori "che scrivano ai legislatori negli stati colpiti incoraggiando un'azione del genere anche se i media del poker e alcuni giocatori sembrano più interessati a sperare che tutto andrà bene".
"Prevedo che gli stati andranno in tribunale per il soccorso", ha detto il nativo del Kentucky che ha esercitato pressioni per conto  di poker online regolamentati dal governo per oltre un decennio. Muny invita inoltre i giocatori di poker in America a incoraggiare i legislatori degli stati colpiti a difendere legalmente i loro interessi contro l'ultima sentenza federale.

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