Le Wsop Circuit tornano a Parigi e a Barcellona ma l'Italia marca ancora assente

Altre sette tappe del Wsop International Circuit ma l’Italia, per ovvii motivi, non c’è. Sono ben sette le tappe aggiuntive per lo schedule del 2020 e spicca la grande attenzione in Francia, a Parigi e uno stop assai interessante al Casinò di Barcellona, ​​in Spagna. Mentre l’Italia del proibizionismo e dell’incapacità gestionale delle principali sale da gioco viene tagliata totalmente fuori dai campionati del mondo in versione export a livello internazionale, a Parigi il ritorno è in grandissimo stile: si giocherà nel centro di Parigi, vicino agli Champs Elysees.

Ma sono tornate anche quattro location come Marocco, Repubblica Ceca / Germania, St. Maarten e Cannes. In totale sono 16 le tappe. 

Perché l’Italia non viene più considerata? In realtà sarebbe ancora possibile giocare le Wsop in tre casinò. L’unico che le ha ospitate è stato il Casinò di Campione d’Italia lasciando un segno indelebile per diverse edizioni e le vittorie di Sergio Castelluccio, Andrea Benelli, Michael Lech e tanti altri campioni. Ora la casa da gioco della porzione di territorio italiano in Svizzera è chiusa ma già negli ultimi anni di attività gli eventi delle World Series si erano interrotte. In realtà il costo della fee non è trascurabile e le economie delle attuali organizzazioni non sembrano in linea con questi costi. A Sanremo si gioca ma non è stato manifestato interesse, evidentemente, per questo evento. Saint Vincent e Venezia, attualmente, sembrano disinteressate al poker al 100 percento. Insomma, il nostro Paese attualmente è lontano anni luce dalla possibilità di distribuire i prestigiosi Ring Wsop. E avere le Wsop in due meravigliose location come Parigi e Barcellona fa riflettere sulla situazione imbarazzante che vive il nostro Paese,