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IPO Story, Guerrini e Naspetti amici e winner divisi solo da 4 edizioni

14 febbraio 2020 - 17:32

Michele Guerrini e Brando Naspetti hanno vinto due edizioni dell'IPO, una a testa, a distanza di 4 anni e sono amici e 'colleghi' di grinding. 

Scritto da Cesare Antonini

E’ stata una delle storie che avremmo voluto scrivere e che abbiamo scritto. Sono le storie che amiamo scrivere. Sono i racconti che solo il poker sa scrivere come fossero delle sceneggiature pazzesche. Spesso imprevedibili. Ma tutto sommato, almeno in questo caso, piuttosto prevedibili. Che poi in mezzo ci sia quel colpo pazzesco AJ vs. AA con quel trips che avrebbe mandato al manicomio il 95% degli esseri umani e tanti altri incroci particolari fa parte del gioco. E Brando Naspetti lo sa. Toscano, di 26 anni, fiorentino doc nato in America e bolognese di adozione ma amico di quel Michele Guerrini vincitore di IPO20 a gennaio 2016 e suo collega di grinding da una vita. A distanza di un anno e mezzo, a giugno 2017, Brando ha vinto l’IPO come Michele, “collega” di grinding, e amico per la pelle. 

Due vittorie roboanti. Anche meritatissime. A distanza di 4 IPO e in un momento in cui il torneo era nel pieno del suo splendore. La differenza sta nella vittoria. Se Guerrini si porta a casa 160K, per Brando i “chili” sono 300. 

Poi i due li abbiamo rivisti insieme e andare ancora a premio all’IPO da quelle vittorie in poi. Anche nella nuova versione di successo, quella itinerante tra San Marino, Sanremo e Nova Gorica. 

Ci saranno di sicuro, almeno Michele che a San Marino ha sfiorato le parti altissime del payout, anche al Perla Resort dal 12 al 17 marzo con un altro mezzo milione di euro garantito e con la possibilità di ripetersi come l’unico che c’è riuscito: Simone Speranza. 

"Non è una vittoria solo mia come quella di Michele ma di tutti - dichiarò Brando Naspetti nell’intervista finale di Gioconewspoker - vorrei tirare in ballo tantissime persone come Ulisse, il mio mental coach e i miei coach di poker che mi hanno aiutato a migliorare tantissimo, Simone Oddo ed Emiliano Conti. Devo ringraziare tutti i miei amici bolognesi che mi sono stati vicini soprattutto l'ultimo anno quando ho vissuto molti bassi, nulla di preoccupante, sono cose che capitano ma uscirne rischia sempre di essere complesso. Mi hanno aiutato e dato entusiasmo per continuare a giocare. Io per giocare e per farlo bene, devo avere tanta voglia e loro me l'hanno trasmessa prima, durante e dopo il torneo. Sono stati grandi".
Un successo che arrivava da lontano e che fu stato possibile anche per l'aiuto di tante persone: "Parto dai miei coinquilini Michele Guerrini, Alessandro Giannelli e Gianluca Deledda che sono stati fondamentali per gestirmi e sopportarmi, divento anche pesante se tilto. Poi, come detto, Oddo e Conti di Pokermagia sono stati fondamentali, da lì è iniziato il mio percorso serio e ho iniziato a vincere concretamente”, concluse Naspetti.

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