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Gregory Chochon (Wsop): 'Non abbiamo deciso nulla, si valuta giorno per giorno l'emergenza coronavirus'

17 marzo 2020 - 09:44

Gregory Chochon, manager Wsop, fa il punto sulla 51esima edizione in piena emergenza Covid 19 appena scoppiata anche negli Usa. 

Scritto da Cesare Antonini

“Stiamo parlando molto e stiamo considerando tutti i possibili scenari. Nessuna decisione è stata ancora presa, è troppo presto per prendere una decisione,  possono succedere ancora molte cose entro la fine di maggio. Mantenere, annullare o posticipare è davvero troppo presto per prendere una decisione finale. Ci prenderemo il tempo ma stiamo studiando tutti gli scenari”. A parlare al programma francese RMC Poker Show (e ripresa da PokerNews) è stato Gregory Chochon, collega dell’ex manager italiano Simone Ricci nel team che organizza le World Series of Poker. Il tema l’avete intuito ed è quello di cui parla tutto il mondo del poker: Wsop sì o Wsop da rinviare? Purtroppo essendo partita l’epidemia negli Usa la scorsa settimana, guardando i tempi della Cina e le curve dei paesi europei della diffusione del Covid 19, sarà assai difficile che si terranno nelle date predisposte. 

Com’è la situazione in Nevada? “C'è preoccupazione. Ci mancano alcune settimane ma ci stiamo avvicinando a ciò che sta accadendo in Europa. Il Wynn ha appena annunciato la sua chiusura, siamo molto vicini al contenimento totale, quindi non so cosa accadrà nelle prossime settimane, ma è probabile che accada quello che è in previsione. Sembra il prossimo passo logico “, ha comunicato Chochon. 

Rmc Poker Show ipotizza uno scenario credibile: e se tutto dovesse sistemarsi solo un paio di settimane dallo start fissato per adesso? “Non è mai troppo tardi. Ci sono sempre scenari in cui possiamo spostare leggermente l'evento e trovare soluzioni. Saremo in grado di reagire rapidamente. Incrocio le dita come tutti gli altri sperando che la crisi sia finita prima ma saremo in grado di reagire all'ultimo momento ", ha detto.

Fino a quando si può spostare o rinviare? "Non esiste una scadenza per una decisione finale, la situazione cambia di giorno in giorno. È molto difficile per noi decidere. Per quanto riguarda le Olimpiadi, esiste periodo di due mesi in cui nessuno è in grado di dire cosa accadrà ... dobbiamo concederci tempo per riflettere”, continua Greg Chochon.

Una battuta infelice visto il termine bivalente che, però, vogliamo sostenere e pensarlo con ottimismo: "Voglio rimanere positivo - azzarda Gregory - oggi lasciamo il programma così com'è. Nulla è cambiato, le garanzie ci sono e, mentre stiamo parlando, nulla cambia”.
Intanto quello che c’era da annullare è stato annullato: “Abbiamo sospeso 3 festival negli Stati Uniti e 4 nel mondo. L'idea non è di fare a tutti i costi le World Series ma, semplicemente, fino ad oggi non è stata presa alcuna decisione. Ricordiamo che le Wsop attingono players da 110 paesi in tutto il mondo ma l’80-85% delle presenze è composto da giocatori americani", conclude Chochon. 

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