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One Drop e la 'bolla' costata cara alla beneficenza: Einhorn pronto a donare tutto

19 luglio 2018 - 08:22

David Einhorn, hedge fund manager da miliardi di patrimonio netto, è stato l'uomo bolla del One Drop da 1 milione: avrebbe donato tutto ad un'associazione benefica. 

Scritto da Cesare Antonini

Un patrimonio netto di 1,34 “billioni” di dollari, un coach come Jonathan Little e una deep run che sembrava vederlo almeno a premi nel Big One For One Drop da 1 milione di dollari per come aveva giocato nel day2. Invece David Einhorn, hedge fund manager con la passione per il poker, è stato l’uomo bolla del torneo con un pizzico di delusione. Delusione doppia visto che i top reg mondiali (anche se Holz a parte, erano tutti americani al tavolo) non hanno avuto pietà e hanno dovuto eliminare David lasciandolo senza un dollari di vincita. Spietati perché Einhorn giocava con una maglia particolare. Oltre ad aver donato 80mila dollari a testa come gli altri players per un totale di 1.920.000 dollari donati all'associazione One Drop di Guy Laliberté, Einhorn giocava con maglia e cappello brandizzati "Service Year". Il plan era quello di donare qualsiasi vincita al gruppo se avesse chiuso in qualsiasi posto del payout. Tanta roba visto che solo la quinta posizione, vinta da Byron Kaverman altro top reg high stakes, gli avrebbe fruttato 2 milioni di bigliettoni verdi.
Einhorn, il fondatore newyorkese di Greenlight Capital, è sempre stato caritatevole e generoso, e ha sempre giocato a poker come un modo divertente e stimolante per raccogliere fondi per buone cause. Non è mica detto che poi qualcosa eroghi lo stesso all'associazione in questione.

Questa la mano dell'eliminazione. Ha aperto 1,1 milioni dal botton e, proprio lui, Bonomo, ha fatto call. Il flop ha proposto 7 fiori 5 fiori 5 cuori. Einhorn è uscito a 1,6 milioni e Bonomo ha check raisato a 7,5 milioni e i due sono arrivati ai resti. AQ per David e Bonomo ha un 7 di quadri. Turn 2 cuori, River K fiori e Einhorn lascia tutti andare a premio dando le sue chips al futuro vincitore.
Sul rail del tv table c'era Little armato di iPad per vedere la diretta PokerGo e analizzare le dinamiche del tavolo e seguire gli aggiornamenti in tempo reale del blog Wsop. Spesso David si alzava per parlare con Jonathan e un altro angolista. C'era notevole soddisfazione al day2 e peccato per come sia andata a finire. "Abbiamo giocato molti tornei di beneficenza a New York e mi ha mandato una mail tre mesi fa chiedendomi se sarei stato disposto a coacharlo per questo evento incredibile", ha spiegato Little.
Come gioca Einhorn? "Nel day1 ha perso un terzo delle sue chips con due coppie e ha consegnato tutto nello stack di Talal Shakerchi. Ha giocato comunque molto bene e aveva anche nelle corde alcuni bluff che ha evitato di fare. L'obiettivo era di giocare bene e non rischiare mai l'intero stack a meno che non ci sia stata una situazione davvero profittevole. E' cresciuto piano piano e ha passato indenne il day1 e il day2. Qualche buco nel suo gioco c'era ma abbiamo lavorato per fissarlo", spiega Little. Peccato, c'è mancato davvero poco.

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