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Pasquale Braco: 'Soddisfatto del mio poker ma forse due colpi all'Ept mi sono costati 300-400k'

15 novembre 2019 - 12:45

Il momento di Pasquale Braco tra Ept, Wsope e Ips: non solo varianza positiva ma tanta fiducia in se stessi e tanta esperienza, i segreti del successo. 

Scritto da Cesare Antonini

"Sono assolutamente soddisfatto per il gioco e dopo quello che mi è capitato all'Ept di Barcellona ormai non mi spaventa più nulla e sono confident perché posso solo crescere!". Pasquale Braco sta benissimo. Pokeristicamente parlando il player campano della prima ora, sta vivendo un momento meraviglioso. Quando qualcuno parlava di un "anno bellissimo", beh, lui lo sta vivendo.
Ultimo risultato utile un 190esimo posto su 2.740 entries all'IPS Italian Poker Sport dove l'abbiamo incontrato durante un Day1A che l'ha visto protagonista: "Sono rimasto qui dopo il Wsop Colossus che mi ha visto protagonista visto che ho dovuto saltare il main event per motivi personali, ho comunque una famiglia! Grazie all'IPS ho potuto recuperare un po' di gioco - ha confessato Pasquale - in quel torneo sono stato condannato da un flip ma volevo vincere e se vuoi arrivare primo o comunque nelle primissime posizioni devi giocarti il colpo".
Soddisfatto del gioco ma? "Certo, sono molto contento di come ho giocato e di come si è trasformato il mio poker. Dopo l'Ept di Barcellona non mi spaventa più niente, come detto. Certo, uscire al 60% all'Ept National e poi perdere un altro 70-30 non fa mai piacere. Sono colpi che ti giochi ma se al primo vanno 600mila e prendi 44mila euro non puoi essere totalmente soddisfatto. Al main event ho giocato un ottimo torneo e ho perso un altro flip con un Jack miracoloso che mi rovina il torneo".

Un danno per le tasche di Braco che può essere stimato in quale importo? "Questi due colpi a Barcellona mi hanno spostato dai 300 ai 400k. Non dico che vinco i due tornei ma potevo comunque piazzarmi in altre posizioni e vincere molto di più. Credo di aver perso quei soldi. Chiudi 38esimo su 4.700 persone e sei contento del gioco che stai esprimendo, come al Battle of Malta, ma sono comunque field da migliaia di persone e non è mai facile".
Al di là dei risultati, cosa hai cambiato o sta cambiando nel tuo poker? "Il gioco è sempre quello, più o meno - spiega Pasquale - ma prima perdevo colpi che ora tengono. Ho preso diversi cooler a favore che prima prendevo in faccia puntualmente. Al Colossus sono stato chip leader del torneo 4-5 volte e ho vinto qualche AA vs KK".
Ma non può essere solo run: "La varianza è buona, ok, ma mi sento anche decisamente più confident rispetto a prima. Vi ho già detto della paura ed è vero, non temo più nulla. Se prima giocavo passivamente i draw adesso spesso li check raiso o punto o li aggredisco maggiormente. Gioco colpi che prima non conducevo così. Al main Ept il field è fortissimo e se non hai skills non c'arrivi a 50 left. Poi, come al solito, i colpi servono e devono girare bene dalla tua parte".

Come stai migliorando il tuo gioco? "Solo tramite l'esperienza. Sono un autodidatta non ho mai studiato o ricevuto coaching. Anche perché, come nello sport, il coaching può solo insegnarti i fondamentali poi spetta principalmente a te fare la differenza. Ho giocato tantissime mani, tantissime partite, molti tornei e poi l'analisi personale è fondamentale. Non ho tantissimi pokeristi coi quali mi confronto e scambio pareri su mani giocate. Anzi, solo uno, il mio amico Umberto col quale faccio tante trasferte e parliamo molto di quello che c'è capitato al tavolo da gioco".
Ci lasciamo sempre con lo schedule dei prossimi mesi. Dove ti vedremo giocare? "Salto la Grand Final IPS perché sarò all'Ept di Praga ma tornerò ad inizio 2020 nei tornei EuroRounders. In Repubblica Ceca farò uno spending da 10mila euro, il 1.100, il main event e poi proverò qualche sat per gli high roller perché, comunque, nonostante le ottime vincite degli ultimi mesi voglio rimanere coi piedi per terra". Che dire! Giù il cappello.

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