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Simone Speranza: 'Ho pianto per il terzo posto IPO, era un tavolo facile e ho sbagliato poco'

13 gennaio 2020 - 12:48

Simone Speranza commenta a Gioconewspoker l'IPO San Marino: 'Ho pianto per il terzo posto , era un tavolo facile e ho sbagliato poco'.

Scritto da Cesare Antonini

"C'è ancora tanta amarezza per il risultato di IPO San Marino. Quando ho ritirato l'assegno alla cassa ho quasi pianto, volevo vincere il terzo titolo e rivedendo il final table a carte scoperte mi sono reso conto che era molto più facile di quello che pensavo. Dai tre left gli altri hanno runnato meglio e io credo di aver sbagliato approccio, tutto qua". Simone "Spera91" Speranza si è piazzato terzo sul podio dell'Ipo San Marino per 52.497 euro senza il minimo deal. Un'ottima vincita, ovvio, ma per uno come lui che questo torneo l'ha vinto due volte e che era chip leader già nei Day precedenti e che era risalito oltre i 40 milioni di chips e aveva quasi i 2/3 dei gettoni in gara, un pizzico di delusione ci sta. I 120mila euro della prima moneta, insomma, sono stati alla portata per tutto il final table. Stava martellando tutti giocando da chip leader come in pochi riescono a fare nei tavoli finali che contano. Action e shove continui con lo stack che cresceva sempre di più fino a 41-42 milioni contro i 5-6 milioni degli altri. Mai vista una cosa del genere.
Poi qualcosa si è invertito. Delfino dice di averti visto in difficoltà nelle ultime mani prima di eliminarlo per andare all'heads up con Patti: "Se ho dato tell? Non ne ho idea, non è una cosa alla quale dò molto importanza, se non per cose super macro. Nello spot contro di me ha visto che aveva full non che ero in difficoltà - scherza Spera91 - in generale la differenza alla fine l'hanno fatta alcune mani in cui lui e gli altri hanno hittato meglio di me. Ma non voglio assolutamente dire di essere stato sfortunato. Anzi, penso proprio che sia stata colpa anche di un approccio non corretto da parte mia nella fase tre left che poi non è durata neanche tantissimo rispetto alla fase precedente".
Sempre assai sicuro di sé Speranza: "Ho rivisto il final table e, onestamente, la sensazione che avevo in game non era di un tavolo così facile come si è poi rilevato a carte scoperte. Quando l'ho rivisto ho trovato delle cose fatte dagli altri, soprattutto pre flop, disastrose".
L'analisi vera e propria, Speranza, la sta ancora facendo: "Lo spot con J9s dove chiamo all-in di Pavone devo analizzarlo e onestamente ho qualche dubbio, ma in game avevo proprio la sensazione non mi cambiasse nulla perdere lo showdown, avrei rivinto i 3M nel giro di un paio di orbite, quindi ho deciso di chiamare per eV non considerando quasi per nulla Icm. Poi i due spot cruciali per l'inversione del trend sono stati T3s e J5o. J5o credo sia segnale di un approccio strategico sbagliato, in quella fase ho diverse freccie nel mio arco, sicuramente non ho bisogno di isolare con bottom range out of position. Anche in quel caso lo spot pre flop di Delfino è disastroso, ok limpare ma è sicuramente limp/push. Mentre su T3s non ho particolari dubbi".
Ti abbiamo rivisto utilizzare il randomizzatore delle mani che aveva fatto vedere anche allo scorso IPO di San Marino. Un generatore casuale di numeri che gli appare sullo smartphone e che gli condiziona range e frequenze. Cerchiamo di capirci qualcosa in più: "Ho randomizzato anche al final table ma visto che non avevo il telefono con me utilizzato il timer dei bui - ci spiega Spera - il discorso sul randomizzatore è questo anche se ci sono molti ragionamenti più complessi dietro. Un esempio: 50x MP vs EP, AQo ha un ev molto simile sia flattata che 3bettata. Tra l'altro è una mano che avremo bisogno di averla sia nel flatting range che nel 3betting range. Per questi due motivi faccio decidere al randomizzatore se 3bettarla o flattarla e questo accade un sacco di volte anche post flop. Chiaramente sono io che decido le frequenze da utilizzare se 50/50, 40/60, 30/70 o altro, sia pre flop che post flop. E' proprio un discorso di comparazione ev e formazione dei vari range che andremo a giocare". Per ulteriori spiegazioni, ovviamente, c'è da studiare e, magari seguire proprio la nuova scuola di coaching, "In the zone", che Simone, Daniele De Feo e altri ancora hanno lanciato proprio all'IPO.

Quanto hai spinto al final table? Forse in alcuni casi aveva senso cambiare marcia o questa strategia di shove pre è sempre profittevole? "Se ti riferisce allo shove con 97s è super ok, non ho spinto troppo - se la ride Speranza - se noti, quando ho shovato 98o e un'altra mano media ho ottenuto dei fold a sinistra che probabilmente vs open avrebbero shovato. La forza dello shove in quella fase del torneo è questa, solo che ho trovato Delfino sempre con nut".
Dicevi di alcuni errori degli avversari. Ha fatto discutere molto lo scontro QQ vs KK di Kostyakov contro Patti: "QQ è sempre shove pre flop. Poi post flop la 3barrell di Patti è sbagliata. Il fatto che lo straniero folda QQ dimostra che sta 3barellando per farsi chiamare da un J e far foldare tutto il resto", conclude Speranza.
 

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