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Kanit e Sammartino in diretta Instagram, ecco la replica 'on demand' su Gioconewspoker.it

21 marzo 2020 - 10:45

La diretta Instagram sotto Covid 19 di Dario Sammartino e Mustapha Kanit 'on demand'su Gioconewspoker.it. 

Scritto da Cesare Antonini

Una media di 400 persone connesse (molti di più di tanti pseudo vip o pseudo influencer), tante risate, tante curiosità e alcuni sprazzi preziosissimi di mindset da annotare con il pennarello rosso sul proprio taccuino e da imparare a memoria per i prossimi tornei o tavoli cash cui ci siederemo. E’ il riassunto in due righe e una parola della diretta Instagram di Mustapha Kanit e Dario Sammartino. Belli come il sole i primi due della All time money List italiana di vincite nei tornei ufficiali di poker live, hanno parlato ininterrottamente per un’ora e mezza raccontando tante curiosità e rispondendo alle domande degli utenti. Connesso anche Dan Colman, uno dei più vincenti del poker americano e grande amico dei due. Poi Luigi Curcio, Pasquale Grimaldi (O' cavall!)e tantissimi amici di Dario e Musta. 

Ecco un riassunto per chi se la fosse persa. 

Attacca Dario Sammartino sulla situazione attuale, Covid 19 e tanta gente che gioca online:  “Ho sempre pensato che se un giorno mio figlio mi avesse detto di voler giocare a poker, prima del Coronaviru gli avrei detto di no. Non c’erano più i margini, adesso, invece, si può iniziare a giocare perché tutti stanno grindando come i pazzi e parecchi lo fanno senza competenze. Ora bisogna giocare e stare a casa!”. Mustapha Kanit aggiunge: “E’ il momento giusto per imparare e studiare, il livello è comunque aumentato tantissimo. Noi abbiamo giocato 16 ore al giorno per 10 anni per arrivare fin qui e per questo non dovete mai smettere di approfondire il vostro gioco”. 

Come state in quarantena? “Non è male stare a casa con la famiglia, si recupera tanto tempo che nella vita normale non si sa”, dice Dario. Musta ribatte scherzando: “E ci credo se si sta bene se hai l’attico a Napoli - se la ridono i due - se tanti anni fa mi avessero chiuso in una casa popolare senza niente solo con mia mamma sarei impazzito”. 

Gli chiedono di Dario Minieri: “Non sappiamo nulla da un po’ - dice Dario - so solo che è un bravissimo ragazzo che ha avuto grossi problemi e spero li abbia risolti”. Musta: “Per noi è stato il primissimo idolo nel poker, è sempre un grande!”. 

Si parla subito di World Series: “Quest’anno non si gioca quasi sicuramente per il coronavirus - azzarda Sammartino . Se gioco vinco sicuro un braccialetto. Anche il Pspc a Barcellona è difficile”. Musta: “Se si gioca vincerò il main io perché quando Dario fa secondo ad un torneo di solito lo vinco poi io!”. 

Che Abi (sarebbe la media dei buy in che si spendono nei tornei) gioca Sammartino? “Non l’ho mai calcolato ma sarà un Abi altissimo, di sicuro. Quello che vi voglio dire è di non fare il mio stesso errore. All’inizio mi sono giocato tantissimo e sono andato rotto. Dai 15 ai 19 anni lavoravo nei locali facendo il Pr e guadagnavo in media dai 2 ai 3k mese e me lo potevo permettere. Non ho mai domandato soldi a mio padre ma state attenti a non fare questi errori”. 

Qual è stata la svolta nella vostra carriera? Attacca Dario: “Per me è stato Musta. Vi giuro negli mtt ero il più bello del sito, entravo, donavo i soldi e uscivo. Quando abbiamo vissuto insieme a Vienna per 2 anni di seguito io gli ho insegnato il cash game e lui gli mtt”. Musta conferma: “E devo dire che si è adattato benissimo. E’ stato proprio così e non è stato affatto facile. Abbiamo due caratteri molto forti due ego insormontabili ed era difficile accettare di aver sbagliato. Ma quando ci sbattevamo al muro capivamo gli sbagli commessi e siamo migliorati l’uno con l’altro. Ma quello che è stato più importante è stato avere una mano nei momenti di downswing. Anche se sei Bill Gates quando perdi tanto è fondamentale avere vicino una spalla che ti sostiene”. 

Sulle charity series c’abbiamo già scritto e passiamo alle prop bet in villa durante le Wsop di Las Vegas: “Ci giochiamo la vita ragazzi - dice Sammartino - tennis, Risiko, Monopoli, Ping Pong, PlayStation e ovviamente poker. Proprio a Ping Pong con un amico americano di cui non facciamo il nome, siamo arrivati a giocare da 1.000 dollari a partita fino a 50k. Ovviamente c’era tanta gente intorno che sidebettava e facevano aumentare la posta”. Kanit: “Il prossimo anno prendo il campione esports di Fifa gli insegno due mosse a poker lo faccio giocare e poi lo schiero alla Play e vi porto via tutto”, scherza (forse?) Mustacchione. 

Qualcuno gli chiede di Pescatori: “E’ un nostro amico, un bravissimo ragazzo e un giocatore fortissimo anche se un po’ vecchietto”. Dario si sbriga a correggere: “Scherzo ovviamente ciao Max!”. 

A Dario chiedono dell’head up Wsop: “Non vorrei parlarne non è un bel ricordo. Se lo gioco 70 volte su 100 so che lo vinco io ma non sono riuscito a mantenere la testa ferma come, invece, c’è riuscito Hossein Ensan che è un grandissimo giocatore e ha meritato ovviamente. Io, però, non ce la facevo più”. 

Quando chiedono ai due dello Short Deck salta fuori una storia meravigliosa che raccontano insieme: “Siamo stati i primi a provarlo. Quattro anni fa con Dan Colman siamo andati a Macao dove giocavano questi eventi e c’era una partita privata cash game pazzesca ma era difficilissimo entrare. Faccio qualche chiamata (dice Musta, ndr) e riesco a inserirci. Gioca Dario che cash game è più skillato. Vinciamo i primi 4 giorni e al quinto ci si sposta tutti a Manila dove da 500/1000 dollari che stavamo giocando si passa a 1200/2400. Arrivano Phil Ivey e Rui Ceo oltre ad alcuni businessman cinesi. Dovrei giocare con quelli a quel livello? (Dice Dario, ndr). Sammartino vince e la società con Musta va ‘sopra un miliardo’. All’ultima sessione in 3 ore di fuoco perdiamo quasi tutto, rimaniamo sopra un bel po’ ma rispetto a quello che vincevamo rischia di sembrare molto poco. Siamo stati per 24 ore nella stessa stanza senza parlarci e guardando gli stessi video ognuno sul suo pc. Appena ci siamo ripresi abbiamo deciso di detiltare sette giorni ad Amsterdam, è così che è andata”. 

Altre domande, Isildur1? “Un talento cristallino - risponde Musta - gioca ancora anche e ha avuto downswing in carriera pazzeschi e dai quali non è facile tirarsi fuori. In ogni caso è un genio. Io ho avuto modo di vederlo in sessione proprio di fianco a lui e ha dei pattern delle mosse, delle letture che pensavo di arrivarci solo io e sui quali puntavo tutto il mio gioco. Ha una naturalezza pazzesca nel fare certe cose. Ha comunque cambiato la storia del poker, ha spaccato tutti i livelli e cambiato il modo di giocare. Se lo vedi giocare ha un’attrazione mentale così forte che non puoi non diventare un suo fan, un appassionato di Isildur1!”. 

Risposta secca, Ivey o Negreanu? “Sceglierei il primo dovessi stackarlo, il secondo se dovessi promuovere il gioco o una room. Daniel non è neanche top 100 come livello tecnico secondo me ma è ancora fondamentale per il movimento. Se si incazza se mi sente? Ma va sa benissimo che la penso così”, risponde Super Dario. 

Un suggerimento importante: “Non prestate soldi che non li rivedrete mai più, se vi dico quelli che non mi hanno restituito vi strappereste i capelli uno ad uno”, dice Dario. E Musta: “E’ verissimo, a meno che dovesse venire Dario glieli presterei ma perché è un mio amico per davvero e so che sarebbero in banca. Regolatevi così anche voi, fatelo al massimo con chi è sempre con voi e di cui conoscete molto bene il roll e la condizione economica”. 

Un saluto di Sammartino a Luigi Curcio, Antonio Smeraglia e altri: “Mi mettono una positività pazzesca se li ho intorno quando gioco! E poi se accetti quote da Luigino non puoi non vincere ha troppo culo!”. Ride Musta, ride la chat e ride Curcio, davvero uno dei più bei volti di questo gioco. 

Qual è la migliore scuola di poker? Per Dario “il confronto continuo con amici e colleghi player”. Sui Solver Muta dice che “sono importanti ma io li utilizzo solo come spunto per costruire il mio gioco, non fate mai copia e incolla è fondamentale utilizzare tutte le info che avete a disposizione”. 

Qualcuno chiede se le room online sono truccate e la risposta è da scrivere a caratteri cubitali sotto ogni forum, pagina Facebook, Twitter, siti di poker e noi lo facciamo subito! “Non cercate scuse esterne come il fatto che il sito possa essere truccato altrimenti non risolverete mai i problemi del vostro gioco, non è questo il motivo per cui perdete!”, dice Musta. E Dario: “Tutti perdiamo colpi brutti, è varianza. La bravura sta nella reazione alle bad beat. Il 95% di noi quando perde uno spot in cui stava all’80-90% quando rimane con 15-20bb pensa sia spacciato e tolta. Invece il torneo non è mai finito. Si deve reagire non vi dovete demoralizzare mai mentalmente. Ne abbiamo vinti tanti di tornei con quei bui dopo un colpaccio”. E ancora Musta: “Esatto, una skill importante per me è stata proprio questa: ho perso un brutto colpo ma è passato, ora cosa posso fare per far sì che non accada più e per tornare a vincere? “
E poi l’ultimo invito: “Restate a casa ragazzi! Non lamentiamoci è la giusta cosa da fare. Troviamo il tempo per leggere , per migliorarci e meditare, è in questi momenti si cresce”. Kanit: “Capisco che sarà un disastro, se avessi lavorato e ora sarei stato costretto a rimanere in casa avrei messo il 110% di me stesso in questo momento. Ricordate che il tempo è il bene più prezioso che ci sia e che non si può comprare!”. The end ma appuntamento alla prossima settimana per seguire i due amici Dario e Musta. 

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