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Dario Sammartino: 'Le Wsop (e Las Vegas) molto meglio d'autunno e io ci sarò'

10 aprile 2021 - 08:06

Dario Sammartino parla della nuova edizione autunnale delle World Series of Poker 2021 alla quale non mancherà. 

Scritto da Cesare Antonini

“Egoisticamente le World Series of Poker 2021 in autunno sono una soluzione magnifica e che ho apprezzato sin da subito. Capisco che per tanti player amatoriali sarà difficile ritagliarsi tanti giorni in un periodo in cui si lavora di più ma in questo modo potrò godermi Napoli e l’Italia d’estate e poi volare a Las Vegas dove il clima è decisamente più vivibile in quei mesi lì”. A parlare è Dario Sammartino, vice campione del mondo proprio alle World Series e founder della sua University of Gaming. Parere autorevolissimo, ovvio, visto che Dario ricorda a UG che “erano 10 anni consecutivi che andavo a Las Vegas per le Wsop, ma l’anno scorso questa tradizione si è dovuta interrompere a causa della pandemia. Sembra che adesso potrà riprendere, e nonostante tutto sono molto felice che siano state programmate nel periodo da settembre a novembre.”

Lo schedule preciso deve ancora essere comunicato ma, nei giorni scorsi, è uscita la notizia del ritorno delle World Series Of Poker nel 2021 live a Las Vegas, dopo un anno di pausa forzata a causa dell’emergenza Covid-19. Un’emergenza che è ancora tra noi, ma vedere che le World Series riprogrammano la nuova stagione con delle date rappresenta una boccata d’ossigeno, oltre che una iniezione di fiducia, per tutti gli appassionati. Le vaccinazioni vanno a gonfie vele e per quelle date il virus potrebbe essere sotto controllo anche se a poker live, e con numeri interessanti, a Vegas si gioca anche in queste settimane.

Torniamo a Dario Sammartino, però: perché “nonostante tutto” e perché ti piace l’idea delle Wsop autunnali gli chiedono da UG? “Nonostante tutto perché è naturale che per diversi giocatori, soprattutto amatoriali, spostarsi durante l’estate sia molto più agevole. Al contrario per molti è più difficoltoso trovare il modo di ritagliarsi la possibilità di fare un viaggio del genere in mesi nei quali generalmente si lavora a pieno regime. Io però, un po’ egoisticamente, sono felice che quest’anno abbiano spostato le Wsop in autunno. In primo luogo perché l’estate, in particolare giugno e luglio, è il periodo più bello da vivere a Napoli e in generale in Italia, è proprio la parte dell’estate che adoro di più, da trascorrere insieme agli amici magari girando in barca per Ischia e le altre isole. Per ovvie ragioni mi sono perso quasi sempre questi momenti negli ultimi 10 anni. Quindi, pandemia permettendo, non posso che essere felice di potere trascorrere l’estate nei miei luoghi del cuore”.

E a Las Vegas, diciamolo, in estate c’è il rischio più di ammalarsi con l’aria condizionata che di morire di caldo: “Un’altra ragione per cui mi fa piacere la notizia che le Wsop non siano più nei mesi estivi è che a giugno e luglio Las Vegas ha un clima invivibile, un caldo che spesso è davvero insopportabile. A settembre invece troveremo un clima ideale, e dall’altra parte si tratta di un periodo dell’anno che non mi piace molto, perché prelude all’arrivo dell’inverno che mi mette tristezza. Poter passare questo periodo a Las Vegas significherà viverlo meglio”.

Dicevamo dello schedule su cui si fanno tante ipotesi ma, oltre al main e ad un evento inaugurale, ancora non si sa granché: “Io me li gioco tutti (risposta che diede anche a Gioconewspoker.it un paio d’anni fa! Ndr). Scherzi a parte è bellissimo pensare a un aspetto: questo anno è stato terribile per tutti sotto vari punti di vista. Per noi giocatori di poker live è stato un supplizio non poterci schierare come abbiamo sempre fatto, e so che questo sentimento è condiviso da milioni di persone. Mi piace pensare alle prossime Wsop come a un evento che ogni appassionato cercherà di godersi fino in fondo, come un piacere che qualcuno ti ha tolto per molto tempo e tu non vedi l’ora di poterlo riassaporare.

Scendendo nel dettaglio sì, giocherò l’H.O.R.S.E. da 25k anche se i giochi limit non sono quelli in cui sono più forte. Però io adoro le sfide, anche e soprattutto quando sono nuove: quando arrivai terzo nel Deuce to Seven era la prima volta che lo giocavo, anzi avevo imparato il gioco la notte precedente, insieme a Dario Alioto e Pasquale Gregorio. Mi ci sono trovato subito bene perché è No Limit e c’è una grossa parte exploitativa in cui live rendo al meglio. Sicuramente lo rigiocherò, così come non escludo di giocare qualche altra variante, sempre per questa mia attrazione fatale per le nuove sfide”.
Alle WSOP 2021 ci sarà anche un evento benefico, dedicato a medici e infermieri che hanno combattuto e combattono in prima linea contro il Covid. Dario Sammartino lo giocherà? “Penso di sì, se non si dovesse accavallare con qualche evento importante che non posso mancare. Ad ogni modo per la beneficenza io ci sono sempre. Per questo aspetto della vita ho sviluppato negli ultimi anni una sensibilità particolare, spinto dall’idea che il mondo sia oggi troppo sbilanciato fra chi ha troppo e chi non ha nulla. Da qui ho capito che mettersi a disposizione per aiutare chi sta peggio è qualcosa che non solo ti fa stare bene, ma dovrebbe essere un dovere per tutti noi, ognuno secondo le possibilità ovviamente”.

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