“Il live mi manca tantissimo e, specie nel primo lockdown di marzo-aprile dell’anno scorso, abbiamo giocato spesso online negli Home Game tra amici e ci ha aiutato a divertirci e intrattenerci. Speriamo di tornare a giocare dal vivo ma, nel frattempo, rimaniamo in contatto tra amici divertendoci e la magia del poker è proprio questa”. Stefano De Grandis, commentatore giornalista di Sky Sport e presenza fissa al Club di Fabio Caressa della domenica sera, è anche un grande appassionato di poker. L’abbiamo conosciuto negli innumerevoli tornei di poker tra giornalisti e nei principali circuiti di gioco dal vivo ma anche a Las Vegas dove, nel luglio del 2012, si è sposato in una delle iconiche cappelle della città vecchia alla presenza dell’amico storico Fabio Caressa e di tanti amici compresi noi di Gioconewspoker.it e gli allora vertici di Italian Rounders.
Un’intervista per la prossima rivista di Gioco News sugli Europei di calcio è il pretesto per fare il punto anche sulla sua poker passion!
Come va, quindi, col poker? “Live non ho più giocato tra lockdown e impegni lavorativi - spiega De Grandis - tuttavia settimanalmente giochiamo una ventina di euro e anche buy in inferiori sugli Home Game di PokerStars dove abbiamo aperto il nostro club che si chiama ‘Altri culi’ e lì facciamo questi eventi. Quando il lockdown era davvero ‘feroce’ (definizione che descrive alla perfezione la differenza tra le prime chiusure e quelle vissute negli ultimi 5 mesi, Ndr) ho giocato molto di più proprio perché eravamo tappati in casa ma sempre a cifre assai contenute e per divertirsi. Ho una bimba di due anni e tutto passa in secondo piano, ovvio”.
Dice così Stefano, ma la competizione tra giornalisti e amici è asprissima! A proposito, chi gioca del field che si scontrava puntualmente tra Campione d’Italia, Venezia, Saint Vincent, Sanremo, Malta e altre location? “Siamo una quarantina e tra chi abbiamo sfidato insieme puoi conoscere di sicuro Fabio Caressa (Maurizio pare non partecipi a queste sfide per ora, Ndr), Riccardo Trevisani, Dario Massara, Andrea Cannizzaro e altri colleghi tra Roma e Milano - racconta De Grandis - poi altri amici del poker come Maurizio Alghisi o Giangia Marelli. Ogni tanto ho giocato anche con Matteo Sbrana e Marco Magicbox Bognanni che frequentavano sempre le partite e i tornei che organizzavamo dal vivo”. Celebre quello natalizio volto a fare beneficenza e al puro intrattenimento.
Ecco, la parola d’ordine per De Grandis colleghi e amici sembra proprio essere questa (al netto della grande competitività tra loro), intrattenimento,
E dicevamo anche della tua passione per il gioco live: “I tornei mi mancano parecchio, sia quelli a Nova Gorica o a Campione d’Italia sia le partite che giocavamo tra noi. Mi sono sempre divertito tantissimo perché lo considero un gioco bellissimo in cui può accadere sempre di tutto. Sì, ok, i più bravi riescono con la qualità del gioco a gestire le varie fasi del torneo e a vincere alla lunga ma quando vai ai resti preflop hai un board intero che può sempre rovesciare anche i colpi peggiori. Vinci un 70-30 in cui parti in svantaggio e si può ribaltare tutto. Anche i grandi tornei passano per alcuni colpi e incroci fortunati ma è anche questo il fascino di questa meravigliosa disciplina”, conclude De Grandis.