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Stefano De Grandis: 'Il poker solo negli home game online in attesa del live'

21 maggio 2021 - 15:42

Stefano De Grandis, giornalista di Sky Sport, coltiva ancora la sua poker passion grazie agli home game online in lockdown. 

Scritto da Cesare Antonini

“Il live mi manca tantissimo e, specie nel primo lockdown di marzo-aprile dell’anno scorso, abbiamo giocato spesso online negli Home Game tra amici e ci ha aiutato a divertirci e intrattenerci. Speriamo di tornare a giocare dal vivo ma, nel frattempo, rimaniamo in contatto tra amici divertendoci e la magia del poker è proprio questa”. Stefano De Grandis, commentatore giornalista di Sky Sport e presenza fissa al Club di Fabio Caressa della domenica sera, è anche un grande appassionato di poker. L’abbiamo conosciuto negli innumerevoli tornei di poker tra giornalisti e nei principali circuiti di gioco dal vivo ma anche a Las Vegas dove, nel luglio del 2012, si è sposato in una delle iconiche cappelle della città vecchia alla presenza dell’amico storico Fabio Caressa e di tanti amici compresi noi di Gioconewspoker.it e gli allora vertici di Italian Rounders.

Un’intervista per la prossima rivista di Gioco News sugli Europei di calcio è il pretesto per fare il punto anche sulla sua poker passion!

Come va, quindi, col poker? “Live non ho più giocato tra lockdown e impegni lavorativi - spiega De Grandis - tuttavia settimanalmente giochiamo una ventina di euro e anche buy in inferiori sugli Home Game di PokerStars dove abbiamo aperto il nostro club che si chiama ‘Altri culi’ e lì facciamo questi eventi. Quando il lockdown era davvero ‘feroce’ (definizione che descrive alla perfezione la differenza tra le prime chiusure e quelle vissute negli ultimi 5 mesi, Ndr) ho giocato molto di più proprio perché eravamo tappati in casa ma sempre a cifre assai contenute e per divertirsi. Ho una bimba di due anni e tutto passa in secondo piano, ovvio”.

Dice così Stefano, ma la competizione tra giornalisti e amici è asprissima! A proposito, chi gioca del field che si scontrava puntualmente tra Campione d’Italia, Venezia, Saint Vincent, Sanremo, Malta e altre location? “Siamo una quarantina e tra chi abbiamo sfidato insieme puoi conoscere di sicuro Fabio Caressa (Maurizio pare non partecipi a queste sfide per ora, Ndr), Riccardo Trevisani, Dario Massara, Andrea Cannizzaro e altri colleghi tra Roma e Milano - racconta De Grandis - poi altri amici del poker come Maurizio Alghisi o Giangia Marelli. Ogni tanto ho giocato anche con Matteo Sbrana e Marco Magicbox Bognanni che frequentavano sempre le partite e i tornei che organizzavamo dal vivo”. Celebre quello natalizio volto a fare beneficenza e al puro intrattenimento.

Ecco, la parola d’ordine per De Grandis colleghi e amici sembra proprio essere questa (al netto della grande competitività tra loro), intrattenimento,

E dicevamo anche della tua passione per il gioco live: “I tornei mi mancano parecchio, sia quelli a Nova Gorica o a Campione d’Italia sia le partite che giocavamo tra noi. Mi sono sempre divertito tantissimo perché lo considero un gioco bellissimo in cui può accadere sempre di tutto. Sì, ok, i più bravi riescono con la qualità del gioco a gestire le varie fasi del torneo e a vincere alla lunga ma quando vai ai resti preflop hai un board intero che può sempre rovesciare anche i colpi peggiori. Vinci un 70-30 in cui parti in svantaggio e si può ribaltare tutto. Anche i grandi tornei passano per alcuni colpi e incroci fortunati ma è anche questo il fascino di questa meravigliosa disciplina”, conclude De Grandis.

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